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Settimana scorsa contraddistinta dalle trimestrali, ma come sono andate le trimestrali per i Big del Tech?
Confermano il trend al rialzo che le vede protagoniste a Wall Street?
I big del tech: chi sono e le loro trimestrali
Il settore tecnologico è quello che, ad oggi, è stato il meno colpito dal coronavirus.
Se tutti andavano a meno, quali sono i nomi che hanno visto un bel più?
Gli operatori del tech sono veramente molti, ma solo 5 sono le più importanti.
Tra le più importanti sicuramente quelle dei BIG della tecnologia, le cosiddette GAFAM ( Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft).
Andiamole a vedere una per una ed esaminiamo se la forte recessione di questo periodo ha impattato su di loro, oppure non più di tanto.
Trimestrali GOOGLE
L’azienda con sede a Mountain View delude le aspettative sotto il lato EPS, 27,26$ per azione contro i 19,34$ previsti, ed poco distante rispetto al trimestre precedente.
I Ricavi invece sorprendono gli analisti con 55,33 miliardi di dollari trainati dai ricavi pubblicitari saliti del 32%.
Intanto mentre i big del tech mantengono le loro posizioni di vantaggi, sui mercati prosegue un cauto ottimismo, cauto poichè i dati sul PIL USA non sono stati esaltanti.
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APPLE
Apple dopo le trimestrali ha perso l’1% ma i profitti sono quasi raddoppiati arrivando a 11,25 miliardi che incassa consensi su consensi da oltre un anno: 1,33$ gli EPS contro un’attesa di 1,01$ e addirittura 81 miliardi di ricavi contro 73 attesi.
Ovviamente il calo rispetto al trimestre scorso è avvenuto anche qui, ma nella situazione in cui ci troviamo coi consumi fortemente ridotti e la produzione ferma, un brusco rallentamento è del tutto pronosticabile, rallentamento che sembra non aver colpito più così tanto la creatura di Steve Jobs.
Il mercato ha difatti apprezzato le notizie, ed il titolo ha fatto un bel balzo del +2%.
Anche Zuckerberg non delude le aspettative, gli EPS sono stati leggermente più positivi di quelli che gli analisti aspettavano 3,61$ per azione rispetto un valore atteso di 3.04$ e, i ricavi sono stati di 29 miliardi. contro i 27,85 attesi.
AMAZON
Male, male invece Amazon, tanto da spingere subito al ribasso il titolo e buona parte delle contrattazioni della giornata.
Certamente i risultati sono stati molto positivi ma i vertici si aspettavano almeno 116 miliardi di dollari di vendite contro le 113 rendicontate.
Meglio invece per l’EPS a 15,12$ per azione contro un dato atteso di 12,23$.
Il titolo ha perso ben 7 punti percentuali dalla pubblicazione dei dati.
A spaventare sembrerebbe essere la financial guidance, non sempre si vince ma la trasparenza avuta dovrebbe essere premiata.
MICROSOFT
Non lento come il suo Outlook, Microsoft conferma risultati positivi e mette assegno ricavi pari a 41,7 miliardi di dollari in aumento del 19%.
L’utile è stato pari a 15,5 miliardi di dollari.
EPS in gran guadagno e pari a 2,17$ per azione con una distanza di 0,25 punti percentuali rispetto al valore atteso.
Le trimestrali del tech: il modo per investire anche in crisi
Dunque non è impossibile fare trading e scegliere le migliori aziende dove investire.
Se i titoli del tech sono però una certezza esistono molti altre aziende interessanti sia per l’investing che per il trading che aspettano solo voi.
Ebbene, in tutto questo vi siete chiesti come mai abbiamo considerato proprio questi indicatori?
C’è alla base un ragionamento che alla base della mia strategia per fare trading.
Per scoprirla e iniziare a fare sul serio nel mondo del trading vi consiglio di leggere il libro Smart Investing.
Non fermatevi a questi titoli del tech sfruttate a pieno tutti gli strumenti del mercato.
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Trimestrali italiane
Per le trimestrali italiane sarà questa la settimana più calda.
In attesa dei dati delle banche italiane in particolare alla luce ormai della contesa per il dominio bancario italiano tra Unicredit, che registra un utile netto di 1,1 mld, e Intesa, che per ora vince grazie a un utile a 3 miliardi sull’intero semestre a +17,8%.
La fusione con MPS che torna finalmente in utile tira però i mercati e potrebbe cambiare il risultato.
Cauta Generali, in linea con le attese e una crescita del 10,3% sul 2020.
Interessante Unipol che continua il trand di crescita con un risultato netto al +5,6% e pari a 652 milioni con il ramo vita cresciuto del 21%.
Di fronte ai titoli finanziari Poste Italiane rimane un valido, ma ingiustificato, competitor con ricavi pari a 5,68 miliardi di euro e in crescita del 14%.
Tutti gli altri titoli finanziari
Se questi erano i dati per le banche d’elezione e più presenti, o critiche, sul territorio, come sono andate le trimestrali degli altri titoli finanziari?
Iniziamo da Nexi, la società leader dei pagamenti digitali mostra segnali diripresa i ricavi aumentati del 22% e del 31% rispetto all’annus horribilis 2020, ma ancora sotto rispetto al 2019 rispetto al quale si registra un gap del 2%.
Record per Azimut con utile a 226 milioni forte di acquisizioni in USA, del reclutamento di nuove risorse e al settore private.
Anima invece si conferma leader ricavi a +25%, 232 milioni di euro, e utile netto a 129 milioni , tale crescita la conferma così anche uno dei titoli più apprezzati ad oggi anche sui listini.
Alessandro Moretti