É possibile diventare ricchi con l’interesse composto?

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Interesse composto

Sentiamo spesso parlare di interesse composto, ma capiamo esattamente che cos’è l’interesse composto, come funziona e soprattutto perché è così importante quando parliamo di investimenti.

Dopotutto ci sarà un motivo per il quale Einstein l’ha definita una delle meraviglie del mondo.

Prima di entrare nella “matematica parte” dell’interesse composto vorrei raccontarvi una storia.

Una storia per capire l’interesse composto

Una storia di due fratelli li chiameremo Mario e Giacomo.

Questi due fratelli vivevano in un posto dove c’era tanta neve ed un giorno arrivò una principessa molto ricca.

Ella volle pagare un milione di euro a chi dei due fratelli le portasse più neve al suo ritorno.

I due fratelli si accorsero che se si faceva rotolare una palla di neve dalla collina questa arrivava a valle con un po più di neve.

Si misero entrambi quindi a creare una pallina di neve e farla rotolare giù dalla collina.

Mario decise che ogni giorno avrebbe raccolto la pallina e l’avrebbe pulita dalla neve in eccesso, in questo modo poteva iniziare a riempire il sacco da consegnare alla principessa.

Giacomo invece decise semplicemente di far rotolare la pallina nuovamente senza prelevare la neve in eccesso.

Dopo 40 giorni Mario aveva già collezionato un sacco pieno di neve e Giacomo ancora nulla.

Mario quindi gli ride in faccia dicendogli che era stato uno scansafatiche a non collezionare la neve tutti i giorni.

Arrivò quindi la principessa e solamente Mario si presentò con il suo sacco pieno di neve.

Mentre la principessa stava per consegnare il milione di euro a Mario, sbuca Giacomo con un camion pieno di neve.

Mario si domandò come fosse possibile che suo fratello senza collezionare neve nemmeno per un giorno fosse riuscito a riempire un camion.

Scendendo dal camion ridendo Giacomo disse due parole: ritorno composto.

Quando parliamo di finanza l’interesse composto consiste nel generare nuovi profitti grazie ad un capitale iniziale ed i profitti fatti in precedenza.

Un po’ come fece Giacomo usando la superficie creata al giorno prima per avere ancora più neve il giorno dopo.

interesse composto e semplice

Interesse composto: un esempio 

Immaginiamo di iniziare oggi un investimento in un indice per esempio l’SP500 tramite ETF.

Diciamo che investiamo 10mila euro.

Immaginiamo ora che il rendimento di questo indice sia del 10% medio annuo.

Questo vuol dire che mediamente dopo il primo anno d’investimento io avrò guadagnato 1.000 euro.

Al posto di vendere l’ETF ed incassare i 1.000 euro, decide però di lasciare i profitti all’interno dell’ETF, in questo modo è come se all’inizio del secondo anno io avessi investito 11.00 euro.

Alla fine del secondo anno quindi io avrò guadagnato 1.100 euro.

Come per il primo anno decido di non incassare i profitti e di tenerli all’interno dell’ ETF.

Il terzo anno inizierà quindi con un investimento di 12.100 euro e finirà con un guadagno di 1.210 euro. Il quarto anno inizierà poi con un investimento di 13.110 euro e finirà con un guadagno di 1.331 euro.

interesse composto formula

Andando avanti così alla fine del decimo anno mi ritroverò con un capitale complessivo di 25.937,42€.

Per gli amanti della matematica questa è la  formula dell’interesse composto, nient’altro che una formula generica per il calcolo esponenziale, dove ct è il capitale finale che avremo, c è il capitale iniziale, i è l’interesse e t sono gli anni di investimento.

Proviamo adesso ad immaginare che al posto di reinvestire i guadagni io voglia estrarli e quindi prendermi quei 1.000 euro che avevo guadagnato all’inizio, in fondo è poi solo il 10% che differenza vuoi che faccia?

In questo caso il secondo anno non partirò con un investimento di 11 mila euro ma sempre di 10.000, questo per tutti i dieci anni.

Alla fine dei dieci anni avrò un capitale totale di 20.000 euro e dove sono andati a finire quei 5.937,42€?

Sono scomparsi proprio perché abbiamo deciso di non usare l’interesse composto, questo è un po’ quello che succede quando scegliamo di usare ETF che distribuiscono il dividendo, piuttosto che quelli ad accumulazione.

Prendendoci il dividendo e non reinvestendolo nell’ETF, non sfrutteremo l’interesse composto e il nostro capitale crescerà molto più lentamente.

Cosa fa la differenza

Più è lungo il nostro orizzonte temporale maggiore sarà l’impatto che si potrà osservare sul nostro capitale (qui 3 regole d’oro per gestirlo).

Da qui capiamo che l’interesse composto è particolarmente utile, ma io direi anche necessario.

Se siamo particolarmente giovani e proprio per questo motivo che il momento migliore per pensare alla nostra pensione e quindi pensare ad un possibile fondo pensione è proprio quando siamo giovani o addirittura giovanissimi se ne abbiamo la possibilità.

Un’altra considerazione è inoltre che questi calcoli sono possibili solamente sul lungo periodo.

Ancora non abbiamo parlato di probabilità e di come questa si applichi agli investimenti ma in generale uno dei principi della statistica e della probabilità e che ci debbano essere campioni di dati estesi.

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Non trascurare mai gli investimenti

Facciamo un piccolo esempio se lanciassi una moneta uscirà o testa oppure croce non lo sappiamo, è difficile dirlo.

Ma se lanciassi un milione di volte la moneta beh in questo caso possiamo dire che circa 500.000 volte uscirà testa e circa altri 500.000 volte uscirà croce.

Pertanto quando diciamo che un indice in questo caso l’SP500 fa il 10% o il 7% medio annuo, vuol dire che sul lungo periodo si è potuto osservare che la media annua dei rendimenti è stata del 10% o 7%.

Questo non vuol dire che il prossimo anno non possa fare almeno 20% o -20%.

Nonostante si debba guardare al lungo periodo, non bisogna però trascurare i nostri investimenti.

Infatti è possibile che magari non abbiamo scelto un buon ETF o magari in futuro escano sul mercato ETF migliori o semplicemente nel caso avessimo dei capitali medio grandi potrebbe servire una riallocazione dei capitali stessi.

Tutto questo può essere fatto solamente se non trascuriamo i nostri investimenti, quindi nonostante l’investimento fatto sia di lungo e lunghissimo periodo è sempre consigliabile dare un’occhiata ogni circa tre o sei mesi.

Meno il nostro portafoglio è complesso e meno frequentemente dovremmo controllarlo.

Un altro motivo per il quale è importante non trascurare i nostri investimenti è il fatto che questi dovrebbero essere diversi a dipendenza della nostra età.

Quando siamo giovani visto che abbiamo un lunghissimo orizzonte temporale davanti a noi possiamo permetterci di investire in strumenti relativamente più rischiosi.

Mi riferisco ad azioni mentre più ci spingiamo in là con l’età e più ci avviciniamo alla pensione dovremmo pensare a strumenti più conservativi.

Questo è proprio perché non vogliamo ritrovarci con un indice azionario che fa il meno 40% due anni prima del nostro pensionamento.

Interesse composto il vantaggio

Se vogliamo il massimo guadagno è meglio reinvestire i guadagni se non abbiamo bisogno di soldi.

Dobbiamo pensare al lungo periodo nel breve termine tutto può succedere, nel lungo periodo le probabilità ci possono aiutare.

Nonostante guardiamo a lungo periodo non dobbiamo però trascurare i nostri investimenti, una corretta asset allocation è la chiave per un investimento efficiente, ma questo è tutto un altro discorso.

E voi concordate come noi e come Einstein sull’essere una delle sette meraviglie del mondo?

Fatemi sapere se già lo sfruttate e come qui nei commenti.

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Alessandro Moretti

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