Covid-19, ci sono anche opportunità borsa di fronte a tanti crolli e rimbalzi.
Scopriamole tutte e vediamo se riusciamo ancora ad approfittarne!
Piazza Affari Covid-19 e opportunità di borsa anche in Italia
Secondo un’analisi di AcomeA Sgr., il mercato azionario italiano è quello che presenta le valutazioni di prezzo più interessanti in tutta Europa.
Osservando il rapporto price to book value, ovvero il rapporto tra prezzo di borsa e valore contabile dell’equity di una società, il rapporto per il mercato italiano risulta pari a 0,85.
Ciò significa che il mercato italiano scambia a meno di 1 volta il capitale investito.
Mantenendo una view di lungo termine, interessanti opportunità possono emergere dall’universo delle mid e small cap italiane.
Queste aziende presentano un basso indebitamento, margini sostenibili ed una visione internazionale, e possono inoltre aumentare la loro presenza sul mercato.
Attenzione però, vi sono anche società con una situazione di partenza non ottimale, magari con una leva finanziaria elevata, che rischiano in misura maggiore.
Una buona analisi fondamentale prima di ogni valutazione d’acquisto è quindi d’obbligo per l’investitore consapevole che vuole gestire il rischio.
Un elemento per individuare le realtà più interessanti sta nella flessibilità delle aziende esaminate del loro modello di business e nella capacità di adeguarsi ai cambiamenti in essere.
Il suggerimento di AcomeA, dunque, è quello di “diversificare”, scegliendo non soltanto le aziende da un profilo di business solido e resiliente, ma di cercare all’interno di quei settori apparentemente più vulnerabili, le cui valutazioni possono però rappresentare un importante supporto per un ritorno interessante nel medio-lungo periodo.
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La regina made in Italy
Chi sta facendo meglio di tutti in Italia è Diasorin.
Il 10 Aprile la società ha annunciato il completamento degli studi condotti presso il Policlinico San Matteo di Pavia per supportare il lancio di un nuovo test sierologico e ad alto volume di elaborazione.
Di tutto per rilevare la presenza di anticorpi in pazienti infetti da SARS-CoV-2.
La Società sta lavorando per ottenere il marchio CE e la Food and Drug Administration (FDA) Emergency Use Authorization (EUA) entro la fine di aprile 2020.
La notizia ha fatto schizzare il titolo a 152 €, oltre a questo comunque l’azienda è stata la migliore performer del mercato italiano nell’ultimo anno, incrementando il suo valore del +65%.
Speranze anche sul fronte occidentale
Il team di analisti di Goldman Sachs è convinto che per il mercato azionario statunitense il peggio è alle spalle, il cui target dell’ S&P 500 di fine anno è orientato a 3000 punti.
L’ottimismo degli esperti prende le mosse da un mix di fattori.
Secondo Kostin, la combinazione di un supporto politico senza precedenti e un’appiattimento della curva virale hanno ridotto drasticamente il rischio di ribasso per l’economia e i mercati finanziari degli Stati Uniti.
Questo ha portato l’S & P 500 fuori dal mercato orso.
Normalmente il mercato azionario tende ad anticipare le notizie negative.
Lo stesso è avvenuto a fine marzo, quando l’S&P 500 ha toccato i minimi: è successo il 23 marzo, quando il benchmark ha toccato 2.237 punti, ovvero qualche giorno prima la diffusione dei dati sull’impennata dei sussidi di disoccupazione settimanali (6,9 milioni).
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Tutto è mosso dal Covid-19, anche le recenti opportunità di borsa
Anche a Wall Street chi fa grossi movimenti è guidato dalla pandemia in corso.
Moderna Inc vola nel pre-market (+18%) dopo aver annunciato di essersi aggiudicata un premio governativo da 483 milioni di dollari per accelerare la produzione e lo sviluppo del vaccino contro il SARS-CoV-2.
Lo studio di Fase 1 è già in corso, mentre la Fase 2 di sperimentazione del vaccino dovrebbe iniziare entro il secondo trimestre del 2020.
Nel solo mese di Aprile il titolo ha performato il +60% contro il +15% dell’indice americano.
Il grande ritorno del bene rifugio
Ma non sono solo le azioni legate al business del virus a generare profitti.
In un periodo di incertezza e di recessione economica come la storia ha sempre dimostrato, oltre a vendere i propri asset per recuperare la liquidità, gli investitori tendono a spostarsi sui beni rifugio come l’Oro.
Nel primo trimestre del 2020 gli ETF sull’oro hanno visto, a livello globale, investimenti per un totale complessivo di 23 miliardi di dollari, pari a 298 tonnellate di metallo giallo, registrando un record storico assoluto in termini finanziari e il maggior incremento dal 2016 in termini di accantonamento del bene fisico.
L’incertezza intorno all’impatto economico dell’epidemia di Coronavirus tanto nel breve quanto nel lungo periodo.
Secondo il World Gold Council continuerà ad alimentare la volatilità sui mercati, incoraggiando i flussi d’investimento in asset considerati rifugio, come Treasury e oro.
E’ in questo contesto che gli ETF sul metallo giallo quotati in tutte le regioni del mondo hanno registrato nel mese di marzo flussi consistenti.
Nel corso del mese di marzo l’andamento dell’oro è stato caratterizzato da una volatilità estremamente elevata, che ha raggiunto i livelli registrati durante la crisi del 2008.
Tuttavia, se si guarda alle performance complessive, l’oro da inizio anno ha finora sovraperformato tutte le principali asset class, con un rialzo di oltre il 7%.
Un’idea dunque nel caso si abbia scaricato un po il portafoglio e lo si voglia ricostruire diversificando.
Davide Cassaghi