Imparare a fare trading

Home»Articoli»Imparare a fare trading
imparare a fare trading

Ciao futuro Trader e benvenuto in questo Corso di Trading per principianti dove ti spiegherò quali sono le basi del trading e da dove devi iniziare per imparare a fare trading.

Che cos’è il trading online? 

Il trading online è un’attività di compravendita di strumenti finanziari volta ad accrescere il proprio capitale di partenza.

Attraverso un intermediario finanziario, ovvero una persona, una società, un broker che ti permette di comprare e vendere strumenti finanziari facendoti accedere ai mercati finanziari.

Ovverosia compro e vendo strumenti finanziari al fine di guadagnare con le differenze di prezzo (compro a 100 e vendo a 110) col fine di incrementare il mio capitale.

Ovviamente così come puoi guadagnare puoi anche perdere (compro a 100 e vendo a 98).

L’obiettivo del trading online è quello di accrescere in maniera importante il proprio capitale in un arco temporale abbastanza ristretto (si parla di mesi, un anno, due anni).

Sostanzialmente il trading online è particolarmente adatto per chi ha bassi capitali, ma che ha il desiderio di incrementarli in maniera importante, accettando in compenso un grado di rischio molto più alto rispetto agli investimenti che seguono una logica completamente opposta.

La differenza tra trading online ed investimenti la puoi approfondire su questo mio video Youtube.

Il trading online serve quindi ad aumentare in maniera considerevole il proprio capitale, ad ottenere rendimenti molto alti in breve periodo, accettando però rischi elevati (possibile distruzione del capitale).

Se stai per iniziare a fare trading online: Occhio alle truffe! Sempre!

Quello del trading online è un mondo opaco, poco trasparente, dove si annidano insidie e truffe dappertutto, quindi  se vuoi imparare a fare tradingpresta attenzione guardando sempre tutto con occhio critico, sii diffidente verso chiunque.

E’ proprio da questa ingenuità delle persone nel credere alla disonesta proposta di guadagni facili di cui è pieno il web, che è nato in me il desiderio di condividere con te la mia esperienza di oltre 10 anni sui mercati finanziari.

Ho preparato ad hoc questo corso di trading per principianti e tutti gli altri corsi di trading che ti permetteranno di arrivare ad una formazione avanzata.

In modo che almeno tu possa differenziarti dalla massa ed avere una formazione chiara e precisa che ti permetta da iniziare a fare trading online con le giuste basi e principi.

Ci possono essere pagine e articoli civetta che puntano a farti aprire i conti su determinati broker in modo tale che loro possano guadagnare sulla tua apertura del conto attraverso quel link.

Per esperienza personale, ho avuto broker che mi hanno offerto fino a 500€ per ogni cliente che gli portavo, ovviamente offerta rispedita al mittente immediatamente.

Ora che hai le premesse etiche che ti daranno le giuste attitudini mentali per approcciare al trading in modo professionale e non come chi va al Casinò di Sanremo a puntare sul rosso o il nero, possiamo procedere oltre.

Alessandro ma non capisco quali sono gli aspetti per iniziare a fare trading online, spiegameli per favore

Hai ragione, c’è troppa confusione nel web ed è giusto fare chiarezza sin dal principio.

Un veloce vademecum per evitare le truffe

Ecco per voi qualche piccola accortezza e suggerimento da seguire per evitare le truffe online nel trading.

Sì anche a costo di essere noiosi come quando da piccoli ci facevano le raccomandazioni prima di andare a scuola ecco a voi una breve lista di cose a cui prestare attenzione:

  • Studiate le dinamiche dei mercati azionari, l’analisi tecnica e in generale se volete iniziare a fare trading come questo funziona.
  • Provate il broker online se possibile usufruendo delle demo se questo le offre. Siete voi che farete trading e voi sapete quale soluzione è più conveniente ed efficace per le vostre necessità.
  • Non affidate i vostri soldi a nessuno. Cercate, tramite i siti consigliati sopra, il nome dei broker e in generale su google per scoprire se sono persone o società truffa
  • Partecipate a eventi, webinar e corsi di formazione riguardanti il trading online, purché siano svolti da professionisti.
  • Non accettate caramelle dagli sconosciuti, chi vi promette grandi guadagni a zero rischi molto probabilmente non è sincero, verificate e SEGNALATE alle autorità.

A voi è mai successo di incorrere in qualche tipo di truffa di questo tipo?

8 domande da fare a te stesso prima di iniziare a fare trading:

A mio modesto avviso sono otto i punti principali che devi affrontare per capire se e come farai trading:

  1. Quanto tempo abbiamo da dedicare al trading
  2. Quanto capitale abbiamo da investire
  3. Il mercato su cui operare (conseguenza diretta del capitale che abbiamo da investire)
  4. Gli strumenti su cui operare (conseguenza diretta del mercato su cui operiamo)
  5. Scelta del broker, della banca o della SIM che ci permette di operare sui mercati e sugli strumenti che abbiamo scelto per operare
  6. Tanto studio (inutile che già mi insulti di fronte al verbo studiare, ma se hai intenzione di fare trading in modo professionale dovrai diventare amico o quantomeno imparare a convivere con il verbo STUDIARE)
  7. Fare pratica in demo (pratica su conti virtuali, non in real onde evitare errori)
  8. Passare alla pratica in real.

Vuoi imparare ad analizzare i mercati in modo professionale? Accedi Gratuitamente a 16 Corsi di Trading

Imparare a fare trading on line: come iniziare da zero

E allora veniamo al dunque, dato che è un lavoro, è una professione, la domanda che mi fate:

Mi consigli di iniziare a fare trading online?

È un po’ come se mi chiedeste:

Ale mi consigli di fare l’avvocato, il medico o il geometra?

Io potrei risponderti qualsiasi cosa, ma in realtà dipende da te.

Dipende da quello che ti piace fare, dipende dal tuo modo di essere.

Per fare l’avvocato ti deve piacere la legge, per fare il medico ti deve piacere medicina.

Perché se fai l’avvocato e non ti piace la legge, non ti piace il codice civile, beh allora sei messo male.

Fatto così il lavoro diventa un incubo.

Ma se fai l’avvocato e sei un appassionato di legge, sei un appassionato del codice civile o del codice penale e tutto quello che ruota intorno all’attività lavorativa di un avvocato, beh allora diventa il lavoro più bello del mondo.

Qualsiasi attività lavorativa deve combaciare con le nostre passioni, quindi se ci piace farla diventa il lavoro più bello del mondo.

Per cui il consiglio che mi sento di dare in generale, quando mi viene posta questa domanda, è questo:

Se vuoi fare trading on line, magari da zero,  devi provare.

Non lo puoi sapere prima se il trading fa per te o meno, ma lo puoi sapere soltanto strada facendo.

Poi se scopri che il trading non ti piace o non fa per te, basta, hai provato, cambierai lavoro.

Tra 40 anni però è meglio poter dire “ho provato e ho visto che non faceva per me” piuttosto che avere dei dubbi.

Per cui il consiglio che posso darti, quello più spassionato, quello che darei a mio figlio, quello che darei al mio migliore amico o ad un mio parente è quello di provare!

Studia, perché devi studiare tanto, e inizia.

Dopo di che valuterai se fa per te oppure no, ma provaci!

Chi può fare trading online?

Il trading, in realtà, lo può fare chiunque perché ci sono diverse tipologie di trading.

L’attività di trading può essere utilizzata per generare una fonte di reddito primaria o anche una fonte di reddito secondaria, e questo, secondo me, è la situazione migliore, perché ti riduce anche lo stress e le responsabilità.

Quindi puoi continuare a fare il tuo lavoro primario, qualunque esso sia, ed abbinarlo all’attività di trading per avere un’entrata aggiuntiva extra per poterti permettere dei rendimenti aggiuntivi in più, che potrai usare per soddisfare dei tuoi bisogni come la vacanza, la macchina, l’università più prestigiosa per i tuoi figli, etc …

Ognuno ha i suoi sogni e i suoi desideri, ma ciò che è importante è fare del trading un’attività seria e sostenibile nel lungo termine.

Che tipo di trader sei?

Attenzione perché non è una domanda così stupida e banale come sembra.

Se scavi nel profondo ed affronti la tua realtà in maniera sincera, puoi scoprire la tipologia di trader che sei adesso, cosa devi migliorare, che tipo di trading vuoi fare e soprattutto che obiettivi hai nel medio e lungo termine.

Credi che abbia dimenticato di menzionare il breve termine?

No, perché se vuoi costruire qualcosa di serio per il tuo futuro non puoi soffermarti ad ipotetici guadagni costanti ogni giorno, non credi?

Quindi, prima di partire, rispondi nei commenti qui sotto a questa domanda:

Tu, a che livello di trading sei?

Molto spesso nei miei articoli ti ho parlato che il trading online è un’attività veramente molto difficile.

Pensa che meno del 10% di tutti i trader del mondo riesce ad essere profittevole nel lungo termine.

Esistono ben 4 macro categorie di trader che a loro volta generano 4 grandi livelli di trading.

Livello 1: Il trader improvvisato

Il trader improvvisato è il classico trader (vabbè diciamo “trader” perché in questo livello si è tutto tranne che trader) che compra perché i prezzi sono scesi tanto e ci investe tutto il suo capitale.

Perché fa così?

Semplice: perché vuole guadagnare tanto e subito e, chiaramente, non sa che ben presto diventerà carne da macello per tori e orsi.

Insomma, è il classico fantomatico trader che ha letto 2 libricini che danno in regalo i broker in ottime campagne marketing illusorie, dove gli viene fatto credere che con 1 click qua e 1 click là il gioco è fatto: milioni a palate senza fare nulla.

Livello 2: Il trader principiante

Il trader principiante è colui che ha una strategia operativa, quindi sa quando comprare e quando vendere, ma non riesce a gestire bene il suo capitale e il suo rischio.

Quindi, cosa succede?

Che riesce a fare tanti piccoli guadagni, ma durante l’anno ha quei 2-3-4 trade negativi, dove perde un mucchio di soldi, che lo fanno ritornare al punto di partenza.

Ecco perché continuo a dire che per definirsi un vero trader occorre avere un ottimo money management e sapere esattamente quanto stai rischiando in ogni singolo momento.

Livello 3: Il trader esperto

Cominciamo ad avvicinarci ai veri trader, ossia quella tipologia di trader che sono ad un livello superiore e che riescono a guadagnare nel lungo termine o, comunque, a non perdere il proprio capitale.

In questa categoria rientrano tutti quei trader che hanno una strategia operativa.

Ovverosia sanno quando comprare e quando vendere.

Hanno una gestione del rischio e del capitale corretta, per cui sanno quanto possono rischiare e riescono ad ottenere dei guadagni nel medio e lungo termine.

Ma hanno un difetto.

La loro psicologia.

Hanno tutto: strategia e gestione del rischio, ma sono ancora dannatamente in balia delle loro emozioni e della loro avidità.

Per cui, per paura di perdere i guadagni fatti, magari chiudono prima un’operazione o ne aprono altre che non dovrebbero solo per non perdere l’opportunità.

Le opportunità nel trading ci sono sempre, non smettono mai.

Devi solo essere in grado di saper aspettare il momento giusto in accordo con il tuo money management.

Livello 4: Il Trader professionista

I trader professionisti sono quelli che hanno e conoscono una strategia operativa (quindi sanno quando comprare e quando vendere, hanno delle regole precise di gestione del rischio e del capitale che gli permettono di guadagnare più di quello che perdono) e NON sanno che cosa siano le emozioni.

Sono freddi, distaccati, sono praticamente dei robot.

Operano in assenza di emozioni, niente li spaventa.

Quando incassano grandi vincite non esultano come allo stadio, e quando incassano una perdita non si strappano i capelli dalla disperazione e non sbattono la testa contro il muro.

Anche perché farebbe parecchio male e i soldi persi comunque non tornerebbero indietro.

Rimangono IMPASSIBILI.

Ma soprattutto hanno un’estrema capacità di aspettare il momento giusto.

La pazienza è una delle loro armi principali.

I trader che rientrano in questo livello si contano davvero sulle dita di una mano.

Ora, prima di proseguire nella lettura poniti questa domanda:

Tu a che livello sei e cosa potresti fare per migliorare il tuo trading online?

Se hai dubbi o semplicemente vuoi saperne di più ti consiglio prima di tutto di accedere alla tua area riservata e/o se vuoi contattare anche un nostro tutor qua online o al telefono, saremo lieti di aiutarti a trovare il tuo percorso di trading!

La nostra esperienza con il trading online

Iniziare a fare trading richiede tempo: ciò significa che io non posso, ad esempio, fare il medico e allo stesso tempo fare trading tutto il giorno.

Per cui, se ad esempio faccio day training, so che dovrò stare li davanti ai mercati.

I day trader che fanno parte della nostra trading room e del nostro staff, lavorano sul mercato americano e ciò implica che passino diverse ore davanti ai grafici.

Il mercato azionario americano apre alle 15:30, per cui ogni giorno dal lunedì al venerdì si piazzano davanti al pc a partire dalle 14:00-14:30 ad analizzare i mercati.

Poi iniziano ad operare dalle 15:30 fino alle 16:30, 17:00, 18:00 per poi chiudere la giornata.

Chiaramente tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 14:00 alle 18:00 più o meno, devono stare davanti al computer e non possono fare altro.

Capite quindi che questa è una vera e propria attività lavorativa che non è compatibile con un qualsiasi altro lavoro, magari da dipendente che vi impegna dalle 8:00 alle 17:00, dal lunedì al venerdì.

Peggio con una libera professione come può essere l’avvocato, il commercialista, il medico o qualsiasi altra professione.

Non puoi seguire i tuoi pazienti mentre dall’altra parte stai facendo trading, devi essere concentrato mentre fai solo quello.

Passiamo così alla domanda successiva se vuoi imparare a fare trading:

Quanto tempo dedicare al trading?

Il primo step da fare, per poter capire come iniziare a fare trading è decidere quanto tempo hai da dedicarci.

In base a questo si decide quale tra le quattro tipologie di trading puoi utilizzare.

  1.  Scalping, ovvero comprare e vendere nel giro di pochi secondi guadagnando dalle piccolissime variazioni di prezzo. Si tratta di un trading molto aggressivo e frenetico che impegna tutto il giorno poiché si guadagna pochissimo su ogni operazione, per cui bisogna essere ben capitalizzati e soprattutto serve una grande disponibilità di tempo.
  2.  Day trading, consiste nel comprare e vendere uno strumento finanziario durante la giornata, quindi comprarlo e rivenderlo dopo qualche ora, o comunque aprire e chiudere la posizione in giornata: è un’attività che richiede di stare davanti al computer a mercati aperti, ma ci si può allontanare durante la giornata fino a quando non chiudiamo l’operazione.
  3. Swing trading che appartiene alla categoria multiday (le posizioni possono rimanere aperte da una settimana, fino a due o tre mesi), si cerca di guadagnare su importanti variazioni di prezzo; si possono quindi analizzare i mercati anche quando sono chiusi: è un’attività che richiede molto meno tempo.
  4. Position trading o anche trading di lungo termine che consiste nel prendere posizione e rimanere in posizione per mesi, mesi o addirittura anni; richiede un consumo di tempo ancora più basso.

E ora rispondiamo invece definitivamente alla prossima domanda:

Quanto è importante l’intuito nel trading?

ZERO

La maggior parte dei trader perde soprattutto quando cerca di portare le proprie abitudini della vita quotidiana nel mondo del trading.

In realtà le nostre abitudini giornaliere non hanno niente a che fare con le attività di trading.

Tanti si approcciano ai mercati convinti di fare la spesa al supermercato, e quindi cercano l’affare, cercano il titolo a sconto eccetera, e poi i risultati sono che il 90-95 % delle persone perde.

Perché?

Perché gestiscono male il capitale, perché comprano titoli che non devono comprare e su questa logica dello sconto vanno a cercare l’affare della vita ecc…

Per cui le intuizioni che hanno la maggior parte delle persone sul trading on line, inevitabilmente sono sbagliate, altrimenti sarebbero tutti trader profittevoli.

Il mio caso

Un giorno avevo un problema su un ordine.

La mia operatività era già basata sui breakout, operavo quindi sulla forza e non riuscivo ad impostare un ordine.

Non ricordo esattamente il titolo in questione, prendiamo per esempio il classico titolo Fiat…

Chiamo il supporto tecnico di Fineco e mi risponde un tizio che inizia la conversazione con:

Buongiorno, mi dica, di cosa ha bisogno?

Io:   Allora guardi, devo comprare 100 azioni fiat quando supereranno quota 100€, precisamente a 101€, (numeri a caso chiaramente non ricordo i dettagli di quell’ordine…) quindi se vanno sopra 100€ le voglio comprare, però non riesco ad impostare l’ordine…

Call Center: Però adesso stanno a 90€! perché le vuoi comprare a 100€?

Io: Perché adesso non mi interessano, le voglio comprare sopra 100€.

Call Center: beh ma scusa, perché le vuoi comprare sopra ai 100€ se adesso stanno a 90€? Comprale adesso che risparmi no?…

Siamo andati avanti così per qualche minuto e non riuscivo a fargli capire che per me l’affare era aspettare il breakout.

Trading on line: perché comprare a sconto è sbagliato

Preferivo aspettare ed operare sulla forza, piuttosto che comprarle sotto una resistenza con il rischio che il titolo fosse appunto respinto da quei livelli e mi buttasse fuori dall’operazione. imparare a fare trading

Pago un po’ di più il titolo, ma ho più sicurezze nel trade.

Sotto una resistenza ho un’affidabilità minore, quindi una confidenza minore piuttosto che se lo compro sopra la resistenza, dopo il breakout.

A 101€ ero più confident che il titolo potesse accelerare verso l’alto, sotto i 100€ per me non era un affare, perché c’erano più probabilità che continuasse a muoversi in laterale oppure, peggio, che venisse respinto e iniziasse a scendere.

Finita la conversazione, quando ho messo giù il telefono, ho preso consapevolezza che ero sulla strada giusta perché quello che facevo era contro intuitivo.

Non ci sono scorciatoie per fare trading, bisogna imparare a fare trading.

Vuoi imparare ad analizzare i mercati in modo professionale? Accedi Gratuitamente a 16 Corsi di Trading

2 motivi per cui voglio insegnarti a fare trading online

Il primo riguarda i tantissimi utenti che mi hanno chiesto di fare una guida introduttiva, e quindi un corso di trading on line.

Questo perché vi è una predisposizione a saltare gli step iniziali cercando di andare subito all’atto pratico.

Così facendo si rischia di rimanere carenti sui fondamentali, sulle basi e si è costretti a tornare indietro.

Ecco perché voglio ribadirti che se vuoi imparare a fare trading e capire realmente come farlo, devi necessariamente formarti e seguire un corso di trading serio, che ti guidi ad evitare di commettere errori fatali.

Il secondo motivo è legato al fatto che, navigando su internet, mi rendo conto ci siano molti corsi di trading on line.

Veramente il web è pieno di articoli con lezioni di trading, descrizioni e pagine di scarsa qualità fatte in maniera semplicistica volte solamente al guadagno facile.

Spesso si illudono gli utenti di potersi arricchire velocemente seguendo pochi passi.

O peggio ancora facendo loro credere di poter fare trading come dei professionisti, inducendoli ad aprire il conto con quel determinato broker e che, anche senza imparare a fare trading, possono arricchirsi velocemente.

Molte volte ho notato che i broker stessi fanno un corso trading online.

Però spesso noto un conflitto di interesse.

Il broker ti convincerà che quella proposta da McDonald’s sia l’alimentazione giusta da seguire.

Contrariamente ai consigli di un nutrizionista che ti eviterà il rischio di raggiungere l’obesità in poco tempo.

Ti è chiaro l’esempio?

Certamente se siete qui per imparare a fare trading so che non vi fermerete.

Anzi, vi motivo a non farlo e a continuare sempre a imparare a fare trading e frequentare un corso trading qualsiasi altra cosa vi regali gioia.

Il nostro lavoro invece consiste nel darti un punto di vista indipendente senza interessi accessori.

Se pensi che sia solo per vendere i miei corsi per dove puoi imparare il trading, è in parte sì e in parte no.

Non lo voglio nascondere, nè posso, creiamo bei corsi, ma non sono solo belli, sono anche utili, ripeto, guarda le recensioni e chiedi ai nostri corsisti su Facebook.

Ci copiano anche moooooooooolto spesso e se ciò non è indice di qualità…

Un po’ come una borsa di Gucci tarocca, ma noi siamo originali e non ci lasciamo sfidare!

Per imparare a fare trading gestisci le tue emozioni

Per quanto tu possa aver studiato, per quanto tu possa aver capito come si gestiscono le emozioni, cadrai nella trappola della tua mente quando inizierai a fare trading con il capitale giusto per iniziare a guadagnare.

E sarà proprio questa la fase più importante che determinerà il tuo successo nel trading: fare i conti con la paura e l’avidità, con lo sconforto e lo stress e tante altre emozioni che in demo non potevi provare.

Fare trading da zero non è impossibile, ma questo non vuol dire che sia semplice.

Ricorda sempre che per imparare a fare trading occorre tanto studio e dedizione: i guadagni semplici e senza sforzo semplicemente NON esistono!

Voglio parlarti​ ​di​ ​come​ ​piramidare​ ​una​ ​posizione​ ​e​ ​quali​ ​sono​ ​le​​ ​regole​ ​più efficaci​ ​per​ ​farlo, ovverosia ti insegnerò come gestire un trade.

Mi​ ​sono​ ​reso​ ​conto​ ​che​ ​la​ ​maggior​ ​parte​ ​delle​ ​persone​ impara e fare trading inizialmente capendo quando entrare a mercato, ma gestisce​ ​le​ ​posizioni​ ​in​ ​maniera completamente​ ​sbagliata​ ​non​ ​facendo​ ​altro​ ​che​ ​incrementare​ ​il​ ​rischio.

​ Alla​ ​fine​ si arriva sempre​ ​allo​ ​stesso​ ​triste​ ​epilogo​ ​distruggendo​ ​o​ ​compromettendo​ ​irrimediabilmente​ ​il​ ​proprio capitale.

Per questo è fondamentale definire e conoscere i principi di money management e le regole per una corretta gestione del rischio nel trading.

 

Vuoi imparare ad analizzare i mercati in modo professionale? Accedi Gratuitamente a 16 Corsi di Trading

Qual è il capitale minimo per il trading online?

La pazienza è il capitale maggiore di cui dotarsi.

C’è un detto a Wall Street (ribadito poi dallo stesso Warren Buffett) che dice:

Wall Street è uno strumento per trasferire i profitti dalle persone impazienti alle persone pazienti.

Molto spesso si guardano le quotazioni cambiare rapidamente, quindi si pensa che fare il trader sia un mestiere frenetico, di rapidità, di scaltrezza, invece è proprio l’opposto.

Nel Trading bisogna essere pazienti!

Capita di fare un’operazione, ma poi non si ha la pazienza di aspettare, non si ha la pazienza di lasciar correre, di far passare il tempo, i giorni.

Questo è il più grande errore che tu possa commettere quando fai trading online.

Anche qui, se non riesci ad ottimizzare le tue operazioni il capitale minimo per fare trading online dovrà essere maggiore.

Hai una tecnica per fare trading? Hai la tua strategia di trading? Ne hai seguito in ogni aspetto i parametri?

Bene, allora lascia fare al mercato!

La pazienza è importante nella gestione delle operazioni in profitto e in perdita.

Alcuni trader, nel momento in cui vedono i primi guadagni, per la paura di perderli tendono a perdere la pazienza, ad essere frenetici e a chiudere prima le loro operazioni.

Normalmente si esce quando il titolo si sta muovendo in trend, ma in questo modo non si fa altro che tagliare i profitti uscendo prima e vedendo poi il titolo che continua a salire.

Taglia le perdite e fai correre i profitti.

Per imparare a fare trading online devi assolutamente metterti in testa che la prima operazione che devi fare, ancor prima di pensare a sti benedetti soldi e guadagni, è quella di proteggere il tuo capitale.

E come puoi proteggere il tuo capitale?

Usando gli Stop loss.

Gli stop loss sono l’unico strumento che hai a disposizione per proteggere il tuo capitale, per poter gestire il rischio, per definire all’inizio quanto si è disposti a perdere in un singolo trade.

Non devi mai, mai e ripeto, mai fare un trade senza avere inserito prima lo stop loss.

Come gestire il capitale nel trading online

La gestione del capitale  è fondamentale l’unica materia prima a disposizione del trader: perché se finisce il capitale a disposizione, si sta fuori dal mercato, quindi va gestito in maniera prudente.

Occorre avere una strategia volta soprattutto alla protezione del capitale, come se fosse il re in una partita a scacchi, quindi tutto quello che ruota intorno al capitale va protetto, come va protetto il re.

Poi oltre alla gestione del capitale c’è la gestione del rischio, devi necessariamente sapere quanto rischiare, quanto puoi permetterti di rischiare, appunto per ridurre al minimo le probabilità di DISTRUZIONE del capitale. Questa è una parola forte, distruzione del capitale, ma rende veramente molto bene e l’idea.

Infine, ma non per ultima tra i fattori per imparare a fare trading, c’è tutta la sfera legata alla psicologia, che anch’essa è molto importante: la gestione delle emozioni, tutte le false credenze che hai in testa, tutte quelle pressioni, paura, ansia, avidità, sono emozioni che si alternano nella testa di un trader, e devono assolutamente essere gestite.

Vuoi imparare ad analizzare i mercati in modo professionale? Accedi Gratuitamente a 16 Corsi di Trading

Quanto capitale investire?

Il secondo step del corso di trading per principianti riguarda il capitale da investire, in linea teorica non dovresti dedicare al trading più del 50% di quanto possiedi, anche quando ci si sente sicuri e consapevoli dei propri mezzi, altrimenti il trading rischia di diventare un’attività troppo stressante e difficile da gestire.

Meno del 50% è anche meglio.

Dopo aver fatto pratica in demo, inizialmente si dovrebbe partire con un 10% o al massimo un 20%.

Se hai un capitale basso per cui non puoi dividerlo a metà, altrimenti ci rimetteresti di commissioni, allora puoi farlo crescere mentre fai un altro lavoro che ti genera un reddito e nel frattempo puoi studiare e fare pratica in demo.

Partire con calma è sempre una buona prassi e in più ti invito a scoprire i principi del money management.

Come fare trading con poco capitale

Partiamo da un presupposto che deve essere considerato sacro: per fare trading online o per investire ci vogliono i soldi.

I soldi sono la materia prima del trading e degli investimenti.

Voler far trading con un piccolo capitale è come voler aprire una gelateria senza avere i gelati.

Lo stesso vale per il trading e gli investimenti.

Ma il broker mi ha detto che posso fare trading con 100€ e me ne regala anche altri 500€.

Che ti deve dire il broker che vive delle perdite e delle commissioni del cliente?

Che non puoi fare trading? Ma assolutamente no.

Per il broker quello che hai va bene, l’importante è che versi ed inizi a perdere e generare commissioni finché non ti azzeri il conto.

Perso un cliente, ne troverà un altro.

Tu dirai: ma alla fine i clienti finiscono.

Mi dispiace ma devo di nuovo contraddirti. Pensa al gioco d’azzardo, slot machine, gratta e vinci, scommesse.

Tutti perdono, ma alla fine molti di loro ritornano.

Il broker è esattamente come un casinò, solo che invece della roulette ha dei numeri che si colorano di verde e di rosso sui quali tu devi scommettere quei pochi soldi che hai finché non li finisci.

Il fatto che tu mi creda o no, non cambia la realtà.

Tutti noi capiamo realmente che il fuoco scotta soltanto quando lo tocchiamo e ci facciamo male.

Anche se i nostri genitori ci hanno avvisato 1000 volte.

Se invece mi credi, sei già sulla buona strada.

Piccoli capitali: perché meglio evitare?

Semplicemente perché meno capitali hai, maggiori rendimenti devi fare per avere dei profitti sufficienti per poter ripagare le commissioni e farci uscire qualcosa al netto della tassazione.

Più sono alti i rendimenti che ricerchi, maggiori sono i rischi che devi prenderti.

Maggiori sono i rischi che ti prendi, più alte sono le probabilità di azzerare il conto.

Se credi di ottenere alti rendimenti a fronte di rischi bassi, sei completamente fuori strada e anziché iniziare a fare trading, dovresti iniziare a studiare.

Non il manuale del trader perfetto, scritto da Pino il macellaio di Pizzo Calabro per farti aprire il conto con il suo link, ma libri seri scritti da professionisti.

Ora ti indicherò un percorso sano e costruttivo che può aprirti le porte del mondo della finanza.

Un percorso che ti permette di ambire ad ottenere anche grandi guadagni partendo da zero.

No, non è la solita truffa.

Chi mi segue lo sa che sono il primo a combattere le truffe online.

Supponiamo che abbiate 5.000€ di partenza.

La strada più breve ed apparentemente semplice da seguire è quella di iniziare a farci trading fin da subito puntando a super rendimenti.

Se siete tanto fortunati riuscirete ad andare avanti qualche mese, finché prima o poi non vi azzerate il conto.

Se vedete che Peppino il pasticcere ce la sta facendo a guadagnare investendo solo 1.000€, sappiate che è soltanto vittima del caso.

La strada più redditizia e salutare è invece quella più lunga e tortuosa.

Come sempre, andiamo per step ed il prossimo è decidere su quale mercato fare trading.

Se hai capitali bassi non puoi pensare di utilizzare le obbligazioni o le azioni, ma sarà meglio imparare a fare trading dovrai operare su mercati, come al esempio quello dei cfd, con leve un po’ più alte e con commissioni più basse che ti permettono di fare trading in maniera più aggressiva ma con capitali decisamente più bassi.

N.B. Più è basso il capitale più rischi dobbiamo prenderci per cercare di incrementarlo, mentre più è alto il capitale più possiamo operare con rischio basso.

Se hai un capitale elevato puoi fare trading con azioni e/o diversificare, una parte con le azioni, una parte sul forex, una parte sulle materie prime, una parte per gli investimenti con gli ETF.

É necessaria una distinzione, parlando di mercati, tra quelli regolamentati ovvero tutti quei mercati che sono soggetti a determinate regole stabilite a monte (es:mercato azionario italiano FTSE MIB), e mercati non regolamentati, ovvero quelli non soggetti a determinate regole da rispettare: tipicamente sono mercati meno trasparenti e quindi meno liquidi, perché spesso gli operatori si orientano verso i mercati più regolamentati.

C’è un’eccezione che è il mercato del Forex (valutario), un mercato non regolamentato, ma anche quello più liquido del mondo.

Ecco alcuni mercati regolamentati:

Il mercato telematico azionario (MTA) che permette di scambiare azioni, warrant, obbligazioni convertibili è suddiviso in diversi segmenti:

  • Le blue chips
  • Mid cap
  • Le small cap
  • Il segmento star

Questi sono tutti mercati regolamentati.

Il mercato delle obbligazioni e dei titoli di stato (MOT) che si suddivide in:

  • Domestic mot per le obbligazioni e titoli di stato domestici
  • L’euromot per le obbligazioni e titoli di stato non domestici, e anche questo è un mercato regolamentato.

Il Sedex

Il SEDEX è il mercato dove vengono scambiati i certificates covered warrant, e anche in questo caso si tratta di un mercato regolamentato: quindi, se noi stiamo comprando e vendendo certificates dobbiamo sapere che essi sono scambiati o sul SEDEX o sul CERT-X, e in base al mercato su cui vengono scambiati i certificates che stiamo utilizzando, la compravendita sarà soggetta a determinate regole.

Sicuramente avrai capito il perchè sia molto importante conoscere il mercato su cui stiamo scambiando i nostri prodotti/strumenti finanziari e le regole che ci sono sullo stesso.

In questa lista ti mostro a sinistra la tipologia di mercato e a destra gli strumenti che vengono scambiati:

  • IDEM vengono scambiati i Futures e Opzioni.
  • ETF PLUS vengono scambiati gli ETF, gli ETC e gli ETN quindi tutta la famiglia degli ETP.
  • EURO NEXT  troviamo le azioni quotate ad Amsterdam, Parigi e Bruxelles.
  • EUREX troviamo i Future e le Opzioni.

Mercato Xetra

Infine abbiamo il mercato XETRA ovverosia il mercato azionario tedesco che quindi è regolamentato, ma in Germania.

Andando avanti troviamo anche il mercato azionario americano quale ad esempio il NYSE di New York su cui vengono scambiate le azioni USA.

Se invece stiamo comprando un’azione tecnologica americana, questa azione è quotata sul NASDAQ, che è il mercato di riferimento.

In ultimo ci sono i mercati tipo il COMEX e il NYMEX nei quali vengono scambiati, a New York, i metalli preziosi e gli energetici.

Quindi è importante conoscere sia lo strumento finanziario, e di conseguenza anche le regole del mercato su cui viene scambiato questo stesso strumento finanziario.

Hai mai sentito nominare l’AIM?

L’AIM è il mercato delle azioni delle piccole società italiane, ed essendo poco trasparente si trovano solo azioni che vengono scambiate pochissimo, pertanto se abbiamo capitali elevatissimi bisogna sapere che c’è poca liquidità.

  • EUROTLX è un altro mercato non regolamentato di obbligazioni certificates.
  • EXTRAMOT è il mercato delle obbligazioni estere.
  • HI-MTF dove vengono scambiate obbligazioni e titoli di stato esteri.
  • FOREX, il mercato delle valute.
  • EQUITY MTF è il mercato delle azioni estere.

imparare a fare trading

Su quali strumenti finanziari operare?

Il quarto step del nostro corso di trading per principianti riguarda gli strumenti su cui puoi operare per iniziare a fare trading.

Ce ne sono tantissimi, tutti diversi ed ognuno con le sue caratteristiche; ne vedremo e descriveremo otto, i principali, poi ti invito a vedere i video formativi specifici su ognuno di questi strumenti in modo tale da approfondire tutte le cose che ti interessano.

Le azioni

Prima di tutto abbiamo le azioni che sono quote societarie, quindi comprandole partecipi al capitale della società che stai comprando, diventi socio della stessa e hai diritto al dividendo, oltre che al voto in assemblea.

Le azioni sono facilmente acquistabili e vendibili sul mercato (es: le azioni Fiat sono azioni quotate sul mercato telematico azionario nel segmento Blue Chips).

Le obbligazioni

Le obbligazioni, a differenza delle azioni, sono titoli di debito, quindi la società che emette l’obbligazione sta richiedendo dei capitali in prestito, pertanto se tu compri un’obbligazione è come se dessi in prestito i soldi alla società (o allo Stato se è un titolo di Stato) e in cambio lo Stato si impegna a restituirteli a scadenza pagandoti un determinato tasso di interesse annuale.

Futures e Opzioni

Ci sono i Futures e le Opzioni che rientrano all’interno della categoria degli strumenti derivati perché il loro valore deriva dal valore di un’altra attività sottostante.

I cfd

Ci sono i Cfd (Contract for difference) che sono anch’essi degli strumenti derivati, sono strumenti il cui valore deriva dal valore di un’altra attività finanziaria. C’è poi il Forex, ovvero il mercato delle valute, dove si comprano e si vendono i cambi valutari.

Certificate

Ci sono i Certificate, strumenti derivati ed infine gli Etp (Exchange trade product), all’interno di questa famiglia rientrano gli Etf, gli Etc e gli Etn: ognuno di questi tre prodotti ha caratteristiche peculiari, dei rischi e dei vantaggi che bisogna conoscere nel dettaglio.

Ognuno di questi strumenti è adatto ad una tipologia di trading diverso: ad esempio i Certificates possono essere utilizzati per gli investimenti o per il trading; le obbligazioni sono meno adatte al trading e sono meno adatte se abbiamo bassi capitali, si utilizzano per gli investimenti e per chi ha tanti capitali.

Varie Tipologie di Trading

Elencando gli strumenti li confrontiamo con valutazione per orizzonte temporale, per capitali, per complessità e per rischio.

Trading in azioni

Partendo dalle azioni: queste sono adatte per orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo, per chi ha capitali bassi, medio e alti, sono uno strumento che ha una complessità bassa paragonata anche agli altri strumenti e con un livello di rischio in generale medio basso, anche se comunque questo aspetto dipende molto da quanto capitale si investe nell’azione e soprattutto che tipo di azione si acquista; il rischio dipende dall’approccio utilizzato con questo strumento, che può essere basso se utilizziamo un approccio prudente con delle azioni che si muovono poco, ma può essere alto se utilizziamo un’azione molto speculativa dove investiamo molto capitale.

Trading in obbligazioni

Passando alle obbligazioni, vengono utilizzate da chi ha capitali medio alti e sono adatte per un orizzonte temporale di medio lungo termine; hanno una complessità media e i loro prezzi variano in base ai tassi di interesse, al rating della società, alle sue prospettive future e dal livello di rischio che quella società fa percepire al mercato.

Il rischio dello strumento è catalogato come medio basso, ma anche qui dipende dal tipo di obbligazione che si va a comprare, e da quanto capitale si va ad investire: ci sono obbligazioni che hanno un rischio bassissimo quindi un rating/giudizio alto, ma il tutto dipende anche se l’obbligazione è emessa nella nostra valuta o in valuta estera (rischio cambio).

Trading con Etf

Gli Etp, Etf e Etc sono adatti per chi ha capitali medio alti ed hanno una complessità medio alta con un rischio medio, che varia in base all’approccio; poi ci sono gli Etn che sono quelli più speculativi. Tutti gli Etp che offrono leve molto alte da 3 in su sono adatti a chi ha un orizzonte temporale di brevissimo termine (meglio se utilizzati in intra-day e se utilizzati in multi-day non più di due o tre giorni o al massimo una settimana in mercati molto direzionali). Sono adatti a chi ha capitali bassi o medi e per chi vuole usare delle coperture con gli Etn; hanno pertanto una complessità medio alta ed un rischio molto alto.

Trading con i certificates

I Certificates possono essere divisi in Investment Certificates e in Trading Certificates: questi ultimi sono quei Certificates benchmark a capitale non protetto che hanno leve e sono adatti ad operazioni di brevissimo/breve termine (un po’ come gli Etn) per chi ha un basso capitale, con complessità media e un rischio alto.

Investment Certificates

Gli Investment Certificates sono più adatti agli investimenti, quindi hanno un rischio molto basso e hanno una complessità media: sono adatti a capitali medio alti con orizzonti temporali medio lunghi.

Vi è poi la categoria di strumenti più ‘aggressivi’ come il Forex, i Cfd, le Opzioni e i Futures che offrono leve molto alte con dei rischi alti e complessità molto elevata: sono adatti per chi ha bassi capitali e per orizzonti temporali di brevissimo termine (intra-day).

Facendo un altro paragone vediamo la differenza tra Intra-day e Multi-day.

Le azioni sono adatte ad entrambi gli orizzonti, le obbligazioni prettamente al Multi-day.

Gli Etf sono adatti al Multi-day, gli Etc ad entrambi, gli Etn preferibilmente Intra-day.

Investment Certificates vanno bene per il il Multi-day mentre i Trading Certificates per l’Intra-day; infine Forex, Cfd, Opzioni e Futures adatti sia per l’Intra-day che per il Multi-day.

Vuoi imparare ad analizzare i mercati in modo professionale? Accedi Gratuitamente a 16 Corsi di Trading

Capitale minimo per trading online: stabilisci degli obiettivi annuali

Avere degli obiettivi è sempre importante perché altrimenti è come navigare nel mare aperto senza sapere dove stai andando e che cosa ti aspetta.

Se la direzione è giusta oppure no, è comunque bene prefissarsi degli obiettivi annuali: sia di rendimento che di perdita.

I RISULTATI POSITIVI NON SONO GARANTITI DA NESSUNO!

Per cui devi essere pronto sia ai risultati positivi, ma anche e soprattutto ai risultati negativi.

Per un’attività di trading online è sempre bene attendersi una perdita pari al 20%. Ci può stare 20/30%, ma non superare mai il 30%.

Se hai come obiettivo il 20% annuo, devi usare una gestione del rischio prudente e quindi fissare una perdita massima del 10%.

Se ti fissi una perdita del 10%, significa che se inizi con 10.000€ a un certo punto potresti iniziare a perdere ed arrivare a 9.000€: a quel punto ti fermi e rivaluti la tua strategia.

E’ bene prefissarsi un livello, raggiunto il quale, fermi tutto e rivaluti tutto quanto.

Se ti fermi al momento giusto il capitale minimo per fare trading online potrà essere più basso.

Non esiste fare soldi sicuri, non c’è alcuna garanzia e c’è sempre il rischio delle perdite.

Le perdite ci sono e ci saranno sempre.

Fattene una ragione fin da ora che volete imparare a fare trading perché non è assolutamente possibile trovare la strategia perfetta.

Tutte le strategie hanno dei pro e dei contro, tutte le strategie in alcune fasi del mercato funzionano meglio e in alcune fasi funzionano peggio.

Troverai centinaia e centinaia di fantomatiche tecniche di trading, di metodi miracolosi per imparare a fare trading online in 5 minuti al giorno senza sapere nulla.

Troverai la regola aurea per imparare a fare trading e diventare un super mega trader professionista.

Insomma troverai tantissime illusioni in giro, per questo motivo ti ripeto sempre, e non smetterò mai di farlo, che l’unico misterioso “segreto” per imparare fare trading è:

  • studiare
  • fare pratica in demo
  • passare ore sui grafici
  • gestire la tua psicologia
  • gestire il tuo
  • capitale con un ottimo money & risk management

Ed infine ho dimenticato forse di dirti l’ultimo segreto per imparare a fare trading:

STUDIARE!

Queste erano le prime regole da tenere sempre a mente, ora andiamo avanti e cerchiamo di scoprire i prossimi step per imparare a fare trading.

Negli step del nostro corso di trading per principianti è molto importante la scelta del broker, la figura che ci permette di operare sul mercato con degli specifici strumenti finanziari.

Sostanzialmente possiamo scegliere tra una banca, una SIM o un broker (classici broker di cfd o i forex broker).

Il percorso giusto per iniziare a fare trading per principianti

  1. Il primo punto sono le risorse gratuite che si trovano online su molti siti, sempre accertandosi dell’attendibilità/professionalità di chi divulga i contenuti; puoi trovare decine di ore di video e articoli formativi anche sul mio sito sull’area riservata gratuita (basta semplicemente iscriversi).
  2. Il secondo punto sono i libri, con cui si può approfondire la tua conoscenza personale; all’interno del mio canale Youtube ci sono delle video-recensioni di libri da me letti e utilizzati per studiare.
  3. Il terzo punto riguarda i corsi di trading base, gratuiti o a pagamento: i migliori libri di trading, ad esempio, sono solo in inglese e se non conosci la lingua potresti non avere accesso a questi libri, poiché di difficile comprensione, in questo caso potresti avvalerti di corsi base per approfondire tematiche in maniera più semplice.
  4. Infine per il quarto punto, una volta acquisite solide fondamenta, puoi decidere di approcciare i corsi di trading avanzati (solitamente a pagamento). Hanno contenuti formativi elevatissimi e sono diretti ad approfondire argomenti specifici.

Seguendo questo percorso si parte da un corso di trading base per vedere se questo mondo fa per te e se vuoi proseguire per poi passare a livelli più alti a costi sempre maggiori (i corsi avanzati costano migliaia di euro); in questo modo è possibile costruirsi una formazione graduale, corretta e approfondita.

Ricorda che bisogna sempre accertarsi delle fonti e del livello di formazione/professionalità degli autori: è consigliato affidarsi a persone con competenze certificate (ci sono degli organismi internazionali che rilasciano dei diplomi per analisti tecnici che ne attestano l’operato) e con esperienza (possibilmente con anche risultati certificati).

Riepiloghiamo come imparare a fare trading

Facciamo un piccolo sunto, hai scoperto cos’è il trading, i mercati, i tipi di trading e i time frame esistenti e gli strumenti necessari per fare e imparare trading.

Ora sai che per imparare a fare trading è importante:

  • conoscere se stessi
  • studiare, approfondire e ristudiare
  • definire il capitale per il trading e seguire i principi di money management

Cosa manca ora per imparare a fare trading?

Adesso è importante definire una strategia di trading e un piano di trading, vediamoli insieme.

Creati una strategia operativa e testala in demo

Puoi creartela da solo oppure impararla da altri trader o investitori.

Nel primo caso ci potrebbero volere mesi o anni, mentre nel secondo caso puoi fare decisamente prima.

Il tuo obiettivo è quello di apprendere una strategia e testarla in demo, e non partire subito a fare trading online con un piccolo capitale.

Se non trovi una strategia che funziona in demo e che ha funzionato in passato, come puoi pretendere che possa funzionare in futuro?

Se ne trovi una che ha funzionato in passato, potrebbe ma non è sicuro, funzionare anche in futuro.

Il condizionale è d’obbligo, ma comunque ci sono molte più possibilità.

In questo step il capitale non serve se non per studiare.

Quindi approfittatene per accumulare risparmi.

Trovatevi un lavoro, spendete meno e risparmiate il più possibile.

I soldi vi serviranno per il prossimo step.

Iniziate a seguire la strategia 

Il vostro obiettivo soprattutto se volete imparare a fare trading non sarà quello di guadagnare il più possibile, ma quello di limitare il rischio e controllare le perdite.

Anche se i rendimenti saranno bassi e voi guadagnerete pochissimo, in questo step non è importante quanto guadagnate.

In questo step è importante costruirsi uno storico reale.

Costruitevi uno storico reale di qualche anno.

Si avete capito bene, qualche anno.

Non bastano poche settimane o pochi mesi.

Anche un’orologio rotto segna l’ora esatta 2 volte al giorno.

Dovete fare centinaia di trade e testare la vostra strategia in tutte le fasi del mercato: rialzista, ribassista e laterale.

Bisogna trovare un set di regole e parametri con cui poi fare pratica in demo che deve essere lo step iniziale, perché all’inizio si rischia di fare errori anche di comprensione del mercato.

É consigliato partire in demo e restarci dai tre ai sei mesi, durante i quali, oltre alla pratica, si abbina lo studio, si procede per prove ed errori.

Se dopo sei mesi hai trovato una strategia con cui ti trovi a tuo agio e vedi che funziona, che produce dei risultati, allora passi allo step successivo, altrimenti prosegui in demo fino a quando hai individuato una strategia profittevole.

Se sopravviverete alla prova del tempo, allora sarete pronti per passare in reale.

La vera essenza del trading

Bene sappi una cosa: nel trading, come nella vita, il motore di tutto è trovare la semplicità in mezzo alla difficoltà e alla confusione.

La semplicità è quell’arma, che nel trading, fa la differenza.

Per esempio, la mia strategia è di una semplicità disarmante, ma è grazie ad essa se oggi sono un trader professionista, profittevole da oltre 6 anni consecutivi.

Capisci cosa voglio dirti?

Ed a questo voglio collegarmi ad una citazione di Steve Jobs che adoro:

La semplicità è la maggiore sofisticazione

Come fare trading in maniera semplice?

Questa è una frase che rispecchia molto il mio modo di pensare e di essere, perché secondo me semplificare è molto difficile al giorno d’oggi, visto che si tende ad andare verso la complessità.

Come ti dicevo prima, le persone sono attratte da quello che è più complesso, che non riescono a capire, e trovano più giusto fare le cose anche senza capirle, piuttosto che mettersi lì a trovare la soluzione più semplice.

Una strategia di trading complessa, nel momento in cui non dovesse più adattarsi al mercato, sarà molto difficile da andare ad aggiustarla o aggiornarla.

Invece imparare a fare trading con una strategia semplice, replicabile sarà molto più semplice adattarla alle esigenze di mercato oppure per migliorarla o capire cosa non dovesse più funzionare.

Rendi la tua strategia di trading semplice

Ma ti dirò di più, talvolta rendere un sistema semplice significa padroneggiare quell’argomento.

Perché se io voglio rendere un sistema semplice significa che conosco a fondo la materia, che ne sono un esperto, che so quello che sto facendo, e per questo sono in grado di renderla semplice.

Se non sei in grado di semplificare una strategia di trading significa che non conosci a pieno la materia, che ti mancano dei pezzi o che non l’hai capita abbastanza da sentirla tua.

Ecco perché a mio avviso la citazione di Steve Jobs può essere vista come l’essenza del trading.

Vuoi imparare ad analizzare i mercati in modo professionale? Accedi Gratuitamente a 16 Corsi di Trading

Imparare a fare trading quando passare in reale

Il prossimo passo del nostro corso di trading per principianti è la pratica e lo studio in reale, questo passaggio è uno step importantissimo.

Attenzione perché una strategia che funziona in demo potrebbe non funzionare in reale, visto che cambia l’aspetto psicologico, un conto è investire denaro finto (inconsciamente sai che non è reale per quanto tu possa gestirlo come se fosse reale), un conto è gestire il tuo capitale vero.

In questo corso di trading base devo sottolineare questo aspetto ma sono certo che ora non vedi l’ora di metterti alla prova!

Inizialmente questa parte emotiva/psicologica gioca un impatto molto elevato sulla gestione delle posizioni e quindi sulle performance stesse, per questo il passaggio da demo a reale deve essere graduale nel tempo (sempre cercando di non superare il 50% da destinare al trading).

Alla pratica in reale devi comunque sempre abbinare lo studio se vuoi davvero imparare a fare trading.

Alessandro Moretti