Azioni 10X: come investire in azioni ad alto potenziale
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La storia di Netflix, che quotava 0.32$ per azione nel 2002 ed ora quota 500$ per azione, ci insegna che è possibile fare milioni di dollari nel mercato azionario, basta investire in azioni di piccole società promettenti come lo era Netflix 18 anni fa.
Ovviamente stiamo parlando di Netflix alle sue origini e non di comprare la Netflix di ora che è sicuramente una grande Large cap.
Il mercato si divide in 3 tipologie di aziende:
- Large Caps oltre 10 miliardi di capitalizzazione
- Mid- Caps tra 2 e 10 miliardi di capitalizzazione
- Small Caps < 2 miliardi di capitalizzazione
Le Large caps sono solitamente un buon investimento per gli investitori conservativi, perché sono stabili e pagano anche i dividendi.
Se sei invece interessato a moltiplicare il tuo denaro di 10-20 50 volte, allora devi focalizzarti sulle Small caps, le quali hanno il grande potenziale di restituire altissimi profitti in poco tempo.
Esaminiamo dunque la storia di Netflix paragonandola con il grande colosso Blockbuster.
Su questa timeline si può vedere un po come si sono svolte le relative storie delle due aziende
Blockbuster è stata fondata nel 85 mentre Netflix nel 1997.
Netflix nasce come attività di noleggio per dvd ma via internet quindi cerca di competere con quello che era il colosso Blockbuster in una maniera differente, sfruttando la nuova tecnologia.
Siamo a poco prima degli anni 2000, nella piena bolla delle dot.com e quindi dell’espansione di internet.
Netflix però come qualsiasi azienda appena nata ha bisogno di risorse, di capitali per andare avanti e allora cosa fa?
Nel 2000 chiede aiuto a Blockbuster offrendo al proprietario, Davide Cook di entrare in società e diventare il nuovo socio capitale.
Cook però non fiuta quello che potrebbe diventare Netflix ma crede che questa bolla di internet sia destinata a scomparire presto e che sia solo mera speculazione.
Quindi dice NO a Netflix, chiudendogli la porta in faccia, un errore che gli costerà molto caro….
I fondatori di Netflix riescono ad andare avanti con le loro forze e tra il 2007 e 2008 lanciano il loro servizio di streaming, quello che poi è ciò che conosciamo oggi di Netflix, la vera rivoluzione del noleggio dvd.
Prima di allora, se uno voleva vedere un film che non fosse previsto nella programmazione televisiva o fosse uscito da poco al cinema doveva andare da Blockbuster.
Lo conoscevamo tutti, almeno quelli nati prima del 2000.
C’erano negozi fisici ovunque dove potevi noleggiare qualsiasi film, da quelli vecchi a quelli usciti da poco al cinema.
Nel 2007 però internet è alla portata di tutti quanti e, grazie ad esso, Netflix porta direttamente in casa la possibilità di scegliere tra vari film e varie serie tv, e da qui, le 2 storie cominciano a prendere una strada differente.
Netflix comincia a espandersi in maniera esponenziale mentre Blockbuster nel 2010 dichiara ufficialmente bancarotta chiudendo nel 2012 ufficialmente la sua attività.
In questa immagine si può vedere come le due storie si sono intrecciate in maniera totalmente differente.
Nel 2004 Blockbuster era una una grande azienda che capitalizzava 6 miliardi di dollari mentre Netflix non arrivava neanche a un miliardo.
Pian piano Netflix è cresciuta in maniera esponenziale mentre Blockbuster ha segnato il suo declino fino alla bancarotta del 2010 e la chiusura poi nel 2012.
Chi avesse creduto nel progetto di Netflix nel 2003 ed avesse investito nell’azienda, ad oggi avrebbe fatto una performance dell’ 80.000%
Per trovare queste aziende ovviamente bisogna focalizzarsi sulle Small caps, ovvero quelle aziende che capitalizzano sotto i 2 miliardi di dollari. Perché?
Perché le Small caps sono delle specie delle startup, aziende piccole che investono in settori promettenti.
Ovviamente non vi sto dicendo che bisogna investire in ogni singola small cap, non avrebbe assolutamente senso.
Bisogna focalizzarsi su quelle aziende che hanno un grande potenziale di restituire altissimi profitti.
E quali sono quelle aziende che hanno questo potenziale? Quelle che investono in settori particolarmente interessanti….
Sono fondamentalmente cinque / sei i settori su cui uno deve prestare la propria attenzione che hanno la possibilità di un’espansione molto molto forte.
Nel nostro
corso online e dal vivo 10X andiamo proprio ad eviscerare questi settori uno ad uno e ti insegniamo ad investire nelle prossime Netflix con un metodo professionale.
Qui vedremo degli esempi reali di aziende che investono in settori diversi.
Una delle aziende che ricalcano queste caratteristiche e che abbiamo messo in portafoglio è Digital Turbine.
Perché abbiamo scelto proprio questa società? Perché fa parte di quelle aziende tecnologiche altamente scalabili.
Cos’è un azienda scalabile? Un ‘azienda scalabile è un’azienda che magari impegna molto molto tempo e molte risorse per creare un prodotto da vendere come per esempio un software.
Quanto ci e voluto secondo te a Microsoft per creare Office?
Sicuramente tantissimo, tantissimi costi tantissimi impegno e tantissime risorse.
Però, nel momento in cui il software è stato creato non ha più bisogno di grandi investimenti e può continuare a essere venduto generando un sacco di ricavi con una spesa davvero minima di gestione.
Questo è quello che si dice un prodotto di un’azienda scalabile.
Nel caso di Digital Turbine, essa produce una piattaforma per i produttori di apps, settore internet, settore tecnologico = settore in estrema espansione.
Chi non ha uno smartphone e delle apps sul telefono oggi?
C’è un app per tutto se ci pensate, ed il fatturato di Digital Turbine lo conferma.
Nel 2018 l’azienda fatturava 90 milioni con un utile di 9 milioni, già nel 2020 il fatturato è pari a 200 milioni e, quello atteso per il 2025 è di 800 milioni di dollari.
Impara ad investire in azioni ad alto potenziale anche se parti da zero.
Questo cosa comporta? Comporta che il titolo azionario, essendo un’azienda ad alto potenziale, ha realizzato una performance del 4.000% in un anno e tre mesi.
Ogni 100 euro investiti sarebbero ora diventati 4.ooo euro.
Digital Turbine noi l’abbiamo segnalata e l’abbiamo messa in un nostro portafoglio a giugno del 2020 ( puoi vederlo nel nostro
Dream Team azionario) quando il prezzo era
6$ per azione. Ora si trova a
90$, una performance del
880% in poco più di 8 mesi.
Come trovare aziende ad alto potenziale
Trovare queste aziende ad alto potenziale è effettivamente la cosa più difficile ma non è impossible tutt’altro.
Ci sono diversi elementi da valutare, innanzitutto abbiamo dei settori specifici che dovete analizzare
- Bisogna concentrarsi come su cosa produce l’azienda perché non è che ogni azienda che investe o comunque commercia in questi settori ha la possibilità di fare il 1000% o il 3000% altrimenti sarebbe semplicissimo e saremmo tutti i ricchi.
- Ci sono delle caratteristiche specifiche in questo caso di analisi fondamentale che bisogna andare a studiare a individuare.
- Ci sono anche diversi approcci di investimento da poter utilizzare in base alla tipologia di azienda e allo Vostra strategia.
C’è per esempio
l’approccio dei venture capitalist di cui ho parlato in questo articolo.
Oppure ci sono approcci come quello di andare a cercare delle aziende che al momento sono fortemente sottovalutate tipico degli investitori Value.
- Ultimo ma assolutamente non meno importante c’è la gestione del rischio e del money management perché investire in start up vuol dire investire in aziende ad altissimo potenziale ma anche ad altissimo pericolo.
Su 10 start up una ce la fa e magari altre nove falliscono, se però avrai effettuato una corretta gestione del capitale quell’azienda che ce la farà non solo andrà a compensare le piccole perdite, ma produrrà ingenti guadagni.
Impara ad investire in azioni ad alto potenziale anche se parti da zero.
Caratteristiche da analizzare
Alcune caratteristiche da analizzare sono innanzitutto una crescita dell’utile e del fatturato molto consistente.
Ovviamente questo non è sempre possibile perché stiamo parlando di aziende che sono nate da poco e quindi magari hanno una crescita del fatturato ma non hanno una crescita dell’utile perché ancora non riescono a compensare i costi.
In questo caso è bene concentrarsi su quelle aziende che mostrano comunque una crescita del fatturato consistente e che quindi iniziano a vendere in maniera massiccia i loro prodotti, ed hanno un’aspettativa di crescita degli utili futura.
Per quanto riguarda l’analisi tecnica dobbiamo verificare l’aumento della forza relativa.
Che cos’è la forza relativa? La forza relativa è quell’indicatore che pone l’asset principale, quindi in questo caso la vostra azienda che state analizzando in relazione ad un altro asset con cui lo volete confrontare, ad esempio un indice, o un settore.
Il mio consiglio, in questo caso, è di andare ad analizzare l’azienda che avete preso in considerazione con il suo settore di riferimento.
Se l’azienda sta performando meglio del settore di riferimento questo è sicuramente un segnale positivo da tenere in considerazione.
In questa immagine potete vedere come il titolo in questione (linea blu) stia visibilmente sovraperformando il settore di riferimento (linea rossa)
Una volta che avete fatto queste queste analisi che ricapitoliamo:
- avete cercato aziende in un settore che potrebbe avere una forte capacità di espansione per determinati motivi.
- Avete analizzato l’azienda e avete visto che produce utili o comunque comincia ad avere un fatturato in aumento decisamente consistente e magari già è entrata da poco inutile ho vi è la possibilità di farlo prossimamente.
- C’ è un aumento della forza relativa, quindi il titolo sta performando in maniera decisamente migliore rispetto a quello che è il suo settore di riferimento.
A questo punto non vi resta che decidere di acquistare l’azienda, e qui entra in azione l’importantissima gestione della posizione.
Dovete decidere con quanto entrare ed eventualmente avere un piano di fuga perchè se il prezzo comincia a salire, e quindi il mercato vi dà ragione, avete la possibilità di guadagnare percentuali a tre quattro cifre, ma se però il prezzo comincia a scendere quello che dovete fare è ovviamente chiudere l’operazione e concentrarvi su un altro titolo.
È molto più importante fare molti soldi quando avete ragione e perdere solo un po ‘di soldi quando avete torto.
Molti traders pensano che se riescono a trovare la giusta strategia di selezione delle azioni, diventeranno facilmente ricchi.
Sono sempre alla ricerca della “formula magica” della selezione dei titoli.
ATTENZIONE! una buona strategia di selezione dei titoli è importante, ma non è così fondamentale come il dimensionamento della posizione unito allo stop loss.
Ricorda, qualsiasi metodo di trading produrrà perdite. Ciò che è veramente importante è come gestisci queste perdite.
La gestione intelligente del denaro è 100 volte più importante per il tuo successo rispetto a qualsiasi metodo di ricerca delle azioni.
C’è sì la possibilità di fare percentuali davvero interessanti ma c’è anche la possibilità che le aziende falliscano.
Quindi la domanda se dovete sempre porvi è:”quanto possono perdere?” è la risposta è: TUTTO.
La dimensione del proprio capitale con cui consigliamo di investire in queste aziende difficilmente supera l’1%, proprio perché si può andare a perdere tutto.
Essendo aziende molto piccole la cosa migliore da fare è ovviamente usare una size ridotta coniugata con uno stoploss.
Uno stop loss per chi magari non è molto avverso al trading è un determinato livello di prezzo che io mi prefiggo all’inizio quando faccio la mia analisi di rischio rendimento e, nel caso in cui il prezzo dovesse andare sotto quel livello, chiudo la mia operazione.
Parlando di aziende molto speculative e una volatilità molto più ampia, dovremo usare stop loss più largo rispetto a quello che usiamo sulle aziende molto più solide.
Abbiamo visto dunque come il mercato a bassa capitalizzazione dà origine a molte azioni che aumentano di centinaia, persino migliaia di volte il loro valore in brevi intervalli di tempo.
È molto, molto più facile per un giovane small cap da 500 milioni di capitalizzazione crescere di 10 volte rispetto ad un colosso da 500 miliardi.
Vi ho portato su questo l’esempio di Netflix alle sue origini.
Qualsiasi metodo può produrre delle perdite, l’importante è saperle gestire correttamente.
Se dimensionate correttamente la posizione anche con 9 perdite su 10 sarete in profitto perché 1 su 10 farà il 1000/2000% di guadagno.
Stiamo parlando di i
percentuali reali che avete visto negli esempi e che insegniamo a trovare quotidianamente nel nostro
corso online e dal vivo 10X.
Concludo con una frase di un grande investitore come George Soros: “Non è importante se hai ragione o torto, l’importante è ma quanti soldi guadagni quando hai ragione e quanti soldi perdi quando hai torto“.
Davide Cassaghi
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