Dai questa domanda ce la siamo fatta più o meno una volta nella vita tutti quanti: quando investire in borsa?
Anzi c’è qualcuno che in realtà è morto continuando a farsi questa domanda senza aver mai trovato una risposta.
Se anche tu ti trovi in una fase della vita dove hai dei soldi da parte e vorresti investirli sei capitato nel posto giusto. Perché?
Perché i soldi li hai guadagnati faticando e tanto semplicemente però rischieresti di perderli.
Sicuramente uno dei passi successivi è scegliere lo strumento giusto.
Scopriamo perciò in questo articolo quando investire in borsa?
Perché hai capito che è giusto investirli, ma se hai paura che questo non è il momento migliore per investire i tuoi soldi sei finito nel posto giusto.
Qual è il momento migliore per iniziare ad investire?
Questa probabilmente potrebbe essere la domanda delle domande.
Il dubbio esistenziale di tutti gli investitori, se da una parte c’è chi si butta senza neanche sapere cosa fa c’è chi è più riflessivo e cauto, ma rimane sempre, almeno all’inizio: quando investire in borsa.
Sono entrambe attitudini e nessuna delle due è più giusta delle altre, ma entrambe devono essere gestite per evitarvi di fare errori e di rovinarvi.
Nel caso rientrate nel lato dei riflessivi o più prudenti scopriamo quando è il momento giusto per investire.
Quante volte vi siete fatti questa domanda: quando investire in borsa?
E quante volte avete poi rimandato il quando investire in borsa?
La risposta sarà stata: no, questo non è il momento giusto.
Eh no, su, c’è la pandemia globale, l’economia è a pezzi.
Qualche mese prima vi siete detti:
-No, non investire, ci sono le elezioni americane – o ancora – c’è la Brexit e l’euro che è molto forte rispetto al dollaro-
E se noi tornassimo indietro di 10 – 20 anni quando investire in borsa sarebbe meglio?
Tornando indietro anche di più scopriremmo che non c’è mai stato il momento migliore, il momento perfetto per iniziare ad investire in borsa.
Questo grafico te lo confermerà.
Nonostante il mercato americano negli ultimi 10 anni abbia guadagnato quasi all’incirca il 500%, performance pazzesca che la stragrande maggioranza degli investitori di tutto il mondo non si aspetta neanche nei sogni più belli, eppure in questo decennio finanziariamente stupendo i motivi per non iniziare ad investire c’erano.
Anzi quando investire in borsa veniva ostacolato da eventi che capitavano ogni mese, che dico ogni settimana.
Se un investitore avesse cercato il momento migliore per quando investire in borsa, il momento perfetto per iniziare ad investire sarebbe, una resistenza che neanche un olimpionico, ancora lì a guardare grafici, titoli di giornale aspettando il momento più adatto e se gli chiedesse se ora sarebbe quel momento, vi risponderebbe che ancora ad oggi è mai arrivato.
Eppure, abbiamo attraversato uno dei migliori decenni.
La prudenza è una buona dote, riflettere, meditare sulle proprie scelte lo è ma quante volte attendere poi vi ha fatto sbagliare o incorrere in errori peggiori?
Fermi lì ad aspettare avete fatto proprio ciò che non volevate fare, perdere soldi e opportunità.
La vita è un rischio costante, ma rischio e pericolo, e voi lo sapete bene sono elementi differenti.
Se avete definito quanto e dove e per cosa investire cosa vi trattiene? Non può certo essere il quando investire in borsa.
Se una persona aspetta il momento migliore per investire, il momento perfetto in realtà non investirà mai.
Perché in ogni singolo momento in ogni singolo giorno della nostra vita avremo sempre una ragione valida, validissima per non iniziare ad investire oppure, anche il contrario, per vendere i nostri investimenti perché è così non ci possono essere solo notizie positive sui mercati.
Sarebbe troppo facile, ci sono sempre notizie positive e ci sono sempre notizie negative.
Il problema come sempre è nostro, lo dobbiamo ricercare nella nostra educazione finanziaria perché quando noi vogliamo iniziare ad investire nella nostra testa non abbiamo l’idea che stiamo investendo per raggiungere un nostro obiettivo, che può essere tra 10-15-20 anni, nella nostra testa abbiamo solo l’idea di trovare il momento perfetto per investire, per non perdere sicuramente soldi.
Come capire quando investire in borsa
Andiamo a cercare certezze e visioni.
Se io oggi ho pianificato un obiettivo futuro tra 10 anni che può essere un obiettivo qualunque, ognuno ha il suo, i suoi obiettivi pianificati, sogni, desideri e aspettative che può e dovrebbe lavorare per realizzare e su cui appunto investire.
Se ho pianificato: obiettivo e quanti soldi posso investire oggi per aggiungere quell’obiettivo e dove devo investire questi soldi.
Si deve iniziare a investire da oggi e se i mercati crollano?
Bene, anche se siete particolarmente sfortunati o così dovrebbe sembrarvi, non preoccupatevi, primo dovete rimanere tranquilli e affrontare tutto con logica e con la riflessione che vi caratterizza.
Secondo, se dovessero iniziare a scendere, nessuno desidera perdere soldi, ma non è un problema perché avete pianificato un orizzonte temporale, avete diversificato e scelto strumenti efficienti, avete ridotto al minimo il profilo di rischio ed i costi.
Ognuno di questi semplici passi vi porta ad aver aumentato al massimo le probabilità che il vostro investimento possa permettervi di raggiungere l’obiettivo futuro.
Ricordiamolo sempre i soldi non sono mai un fine, i soldi sono il mezzo, uno strumento.
Se non trattiamo i soldi come un mezzo per raggiungere gli obiettivi ci scolleghiamo completamente dalla performance dei mercati.
Qui è il trucco. Segnatelo.
Quello che fanno i mercati nel brevissimo termine non vi tangerà più.
Non dobbiamo investire per farci grossi con gli di amici o per dire sono stato più bravo di te, non deve essere questo a motivarvi quando investite in borsa.
Dobbiamo utilizzare i nostri soldi solo e soltanto per raggiungere obiettivi comuni, se capiamo questo concetto allora investire potrà diventare veramente un’attività semplicissima per tutti.
La maggior parte di persone è ossessionata, questa volta lo sottolineo io, dalle performance e vuole trovare le performance a tutti i costi, non vuole mai perdere, mentre a volte perdere fa anche bene, dopo non subito, ve lo posso confermare.
Chi non vuole mai perdere perderà la vita, starà lì a cercare il momento perfetto per vendere e comprare.
Un esempio concreto di quando investire in borsa e cosa, invece, fa la differenza
Torniamo al nostro grafico quale sarebbe stata la nostra performance negli ultimi vent’anni se avessimo investito e mai venduto lo Standard and Poor’s 500?
Se ci fossimo però persi i 10 giorni migliori, i 20 giorni migliori, i 30 giorni migliori?
Arriviamo a numeri incredibili.
Se avessimo comprato e mantenuto in portafoglio lo S&P 500 dal 1996 al 2016 e quindi passando per tutta la crisi del 2008 al 2010, una delle crisi peggiori di sempre dei mercati finanziari.
Il periodo in cui nessuno desidererebbe trovarsi, o avere investimenti cosa sarebbe accaduto?
Leggete attentamente perché capirete che il quando investire in borsa è forse meno importante di quanto si pensa e la cosa più importante è il come investire: con la giusta preparazione, anche mentale.
Se avessimo investito 10.000 dollari nel 1996, nel 2016 sarebbero diventati 43.000 dollari direi una performance di tutto rispetto con un rendimento medio annuo dell’8%.
Attenzione però che se nello stesso periodo di tempo avessimo cercato di fare market timing che semplicemente vuol dire cercare di comprare e vendere l’S&P500 cercando i momenti migliori cosa sarebbe accaduto? E se sbagliavamo nel timing?
Se ci fossimo persi i 10 giorni migliori dello S&P 500 quali sarebbero stati i nostri risultati?
Perdendosi i 10 giorni migliori le nostre performance si sarebbero ridotte drasticamente al 4% medio annuo investendo 10.000 dollari nel 1996 sarebbero diventati soltanto 21.000 dollari contro i 43.000 dollari del buy and hold dello S&P500 e soltanto perdendoci i 10 giorni migliori degli ultimi 20 anni e per cosa?
Per vendere e comprare perché presi dall’ansia della perdita?
Perdersi, per uscire e rientrare, questi 10 giorni negli ultimi 20 anni avrebbe letteralmente stravolto la nostra performance.
Cosa capita perdendosi i giorni migliori
E se nel tentativo di comprare e vendere ci fossimo persi i 20 giorni migliori?
La nostra performance non avrebbe neanche pareggiato l’inflazione, il nostro rendimento medio annuo sarebbe stato di appena l’1,57% che avrebbero fatto diventare i nostri 10.000 $ appena 13.000 $.
Non avremmo neanche recuperato l’inflazione.
Se poi fossimo stati così sfortunati da perderci i 30 giorni migliori 40, 50, 60 giorni migliori ecco fatto che avremmo addirittura avuto delle performance negative in un ventennio oggettivamente nel complesso positivo per i mercati.
Non siamo investitori professionisti, non abbiamo le competenze, non abbiamo l’esperienza, non gli dedichiamo abbastanza tempo, non lo facciamo proprio di lavoro ed abbiamo passioni e obiettivi diversi ecco che nel tentare di far meglio dei mercati però potrebbe letteralmente compromettere le performance dei nostri portafogli.
Se tu non fai l’investitore di professione, o almeno non ora, che senso ha perdere ore e ore di tempo nel cercare di comprare – vendere e sbagliare il momento migliore per investire.
Non è semplicemente meglio accettare il fatto che per avere dei rendimenti nel lungo termine bisogna essere disposti ad accettare delle perdite temporanee nel breve termine?
Una volta accettato tutto questo, una volta accettato il fatto che i mercati non si possono controllare, che il futuro non si può prevedere, che i soldi sono soltanto un mezzo per raggiungere i nostri obiettivi personali futuri, ecco fatto che quand’è il momento per iniziare ad investire non è la domanda che dobbiamo porci.
La domanda che dobbiamo porci e quali sono i nostri obiettivi futuri e come investo al meglio il mio capitale per cercare di raggiungere i nostri obiettivi.
Ma ora potrete dire è facile parlare ora che tutto si è verificato, ma come andrà in futuro?
Sicuramente questa potrebbe essere una prima rimostranza a investire.
Vediamo allora cosa l’analisi appena vista e la successiva potrebbero insegnarci come investire e perché iniziare fin da ora ad approfondire grazie allo studio svolto dal nostro Dario Culap.
Quando investire in borsa: due domande da porsi
In questo momento storico lo S&P500 rappresenta meglio di altri l’andamento dell’economia americana.
Siccome questo influisce enormemente sull’economia mondiale l’esempio dello S&P 500 è in realtà anche abbastanza rappresentativo dell’andamento dell’economia mondiale.
Questo è ancora più vero se pensiamo a tutte quelle aziende americane che operano tantissimo internazionalmente e sono rappresentate sullo S&P, penso a Google, Facebook, McDonald’s, per capire quale sarà il rendimento nel futuro di questo indice dobbiamo farci due domande che sno fondamentali per capire quando investire in borsa.
La prima domanda è: il rendimento medio annuo scende, sale o rimane uguale con il passare del tempo?
La seconda è: qual è il rendimento medio annuo?
Non è facilissimo dare una risposta a queste due domande perché in realtà dipende.
Da cosa?
Dipende dalla durata del nostro investimento.
Osserviamo diverse valutazioni di cosa sarebbe capitato se avessimo iniziato a investire in borsa con un investimento che dura 10 anni.
Posto di investire in borsa nel dicembre del lontano 1927 e lo terminiamo nel novembre del sempre lontano 1937.
Proseguiamo e proviamo a simulare un altro investimento cominciandolo però nel gennaio del 1928 e terminandolo nel dicembre del 1937 e così via via per ogni mese fino a che non arriviamo a novembre 2010 con l’investimento che termina a ottobre 2020.
Ora, per ogni investimento in borsa calcoliamo il rendimento medio annuo che abbiamo tenuto e alla fine troveremo questo grafico questo bruttissimo grafico.
Certo vedere ogni singolo cerchiolino è difficile, d’altronde ci sono esattamente il 996 simulazioni di investimenti.
Ritroviamo cosa sarebbe accaduto quando investire in borsa a partire dal 1927 fino al 2010.
Distinguere ogni singolo cerchiolino non è importante, ma allora cosa lo è e cosa ci dice questo grafico?
Questo grafico ci fa vedere come è cambiato il rendimento medio annuo degli investimenti decennali nel tempo.
Come possiamo vedere all’inizio il rendimento cresceva e cresceva.
Questo perché il mercato è sceso tanto e quindi il nostro prezzo di acquisto era molto basso.
Pertanto, se il prezzo di acquisto è basso ed il prezzo di vendita è alto capite che il rendimento medio anno sarà alto.
Al contrario, dal 1949 i rendimenti iniziano a calare, questo perché l’indice inizia a salire abbastanza velocemente e quindi il prezzo di acquisto diventa sempre più alto.
Sostanzialmente l’indice cresce rallentando.
Così più tardi cominciamo l’investimento più piccolo sarà il rendimento medio annuo.
Di nuovo il rendimento inizia a salire e poi ancora inizia a scendere e poi di nuovo a salire.
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Cosa ci indica e perché è funzionale a rispondere al quando investire in borsa?
Non c’è una chiara direzione di aumento, diminuzione dei rendimenti medi annui negli investimenti decennali sullo S&P 500.
Per farla più semplice non è vero che più ci avviciniamo ai giorni nostri minore è il rendimento dei mercati come alcuni dicono.
Semplicemente il rendimento fa quello che deve fare: fluttua.
Quindi non fa così la differenza il quando investire in borsa ma il farlo e farlo efficientemente.
Non è vero che più ci avviciniamo agli ultimi anni e i rendimenti si riducono, ma con il fluttuare del prezzo di acquisto dell’indice non si percepisce bene quello che voglio dire questo perché tutto sommato per un investimento nel mercato azionario 10 anni sono pochini.
Quando investire in borsa: investimenti ventennali o più cosa cambia?
Come potete vedere anche in questo caso non abbiamo nessuna chiara indicazione che i rendimenti in media crescono, diminuiscono con il passare del tempo.
Di nuovo semplicemente: fluttuano.
Fanno su e giù, ma alla fine dei conti non vanno da nessuna parte.
Ma gli investitori come guadagnano?
Una volta che avete deciso quando investire in borsa si può guadagnare investendo in indici azionari.
Il primo modo è la variazione del prezzo la cosiddetta plusvalenza.
In secondo è il dividendo.
Vediamo allora di aggiungere a questi rendimenti annui anche il dividendo e già che ci siamo facciamo i calcoli.
Valutiamo cosa cambia su investimenti ventennali e quarantennali.
Il rendimento è aumentato di un bel po’ che dite però?!
Nemmeno aggiungendo i dividendi vediamo una chiara direzione del rendimento.
Fa ancora su e giù rimanendo però più o meno orizzontale.
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La risposta alle due domande per iniziare ad investire
A questo punto possiamo dare una risposta alla prima domanda.
Il rendimento medio annuo scende sale poi rimane uguale.
Passiamo allora alla seconda domanda qual è il rendimento medio annuo?
Se stiamo facendo un investimento decennale – ventennale – trentennale o quarantennale calcoliamo allora un rendimento medio per tutti e quattro questi scenari.
Ovviamente però fermiamoci subito e chiediamoci: sarebbe corretto calcolare un rendimento medio annuo?
Rispondiamo a questa domanda quante volte è successo che con un investimento decennale abbiamo avuto un rendimento medio annuo fra l’1% ed il 2% e poi fra il 2% e il 3% e così via.
Per tutti e quattro gli scenari ci ritroviamo allora con questi grafici.
Come possiamo vedere sembrano esserci delle zone di rendimento o delle fasce di rendimento dove ricadono la maggior parte degli investimenti simulati.
Come si può notare da questi grafici il rendimento medio annuo: dipende.
Insomma, se guardiamo gli investimenti trentennali è più probabile che se decidiamo quando investire in borsa oggi fra 30 anni avremo fatto l’8% medio annuo piuttosto che il 3% medio annuo.
Calcoliamo allora queste fasce di rendimento dove ricadono il 90% in più degli investimenti simulati.
Questa tabella ci mostra il rendimento medio per scenario di investimento, ma non solo, ci mostra il rendimento dove ricade la maggior parte degli investimenti per l’esattezza più del 90%.
Da qui notiamo una cosa fantastica, notiamo perché si dice che più lungo è l’orizzonte temporale più basso è un rischio.
Di nuovo il quando investire in borsa non è influente ma il quanto e il come stare investiti possono fare la differenza, tanto più se pensate alle possibilità di sfruttare l’interesse composto.
Possiamo vedere come aumentando l’orizzonte temporale passando, per esempio, da un investimento decennale ad uno trentennale il range di rendimento si assottiglia di non poco.
Passiamo da un range che va dal 2% al 17% ad un range che va dal 6% all’11%.
Maggiore è il nostro orizzonte temporale più facile è predire un rendimento probabile e futuro.
Attenzione però, sto parlando di probabile, non sicuro.
Come detto tantissime volte se nel passato, negli scorsi 100 anni questi sono stati i risultati non vedo perché proprio oggi le cose dovrebbero cambiare.
Eccoci allora arrivati dopo questa strada un po’ tortuosa a rispondere alla seconda domanda: qual è il rendimento medio annuo?
Come detto dipende per investimenti a lungo termine fra il 6% e l’11% possiamo aspettarci questo rendimento anche nel futuro?
Molto probabile.
Questi rendimenti non includono il reinvestimento dei dividendi con il reinvestimento di questi ultimi avremo un effetto di interesse composto non indifferente, come precedentemente esposto e se volete leggere lo studio lo trovate qua: The future returns of the S&P 500
Questo effetto non farà altro che portare quelle fasce di rendimento un pochino più alto di quanto non lo so, ma sicuramente di non poco dimostrando come il quando investire in borsa non è così fondamentale, ma fondamentale è iniziare.
I mercati riusciranno ancora a dare il 7% medio annuo nel futuro?
Probabile, ma la differenza la farà se smetterete di chiedervi quando investire in borsa e inizierete ad investire.
Smettete perciò di chiedervi quando investire in borsa e iniziate a farlo, se non sapete come qui trovate tanti materiali a seconda del vostro livello di partenza per iniziare ad investire.
Alessandro Moretti