Causa Coronavirus il Governo sta vagliando la possibilità di rivalutare del 50% gli assegni pensionistici minimi, portando la pensione minima per il 2020 da 515€ a 780€ per tutti.
In questo articolo vi dirò tutto quello che c’è da sapere sulle pensioni minime e che potrebbe essere di aiuto per molti pensionati italiani in difficoltà.
Circa 2 milioni di pensionati italiani percepiscono una pensione minima che si aggira intorno ai 515€.
Negli ultimi mesi in Italia si è parlato moltissimo di pensioni minime e di pensione di cittadinanza ma purtroppo, spesso, le informazioni non sono molto accurate e tra una notizia e l’altra si rischia di fare molta confusione.
In basso tutti gli aggiornamenti per il 2020 per le pensioni minime, qui in basso invece trovi il nostro video di spiegazione.
https://www.youtube.com/watch?v=GQHLG9OechA&feature=youtu.be
Cos’è la pensione minima
Per pensione minima in genere ci si riferisce ad un trattamento pensionistico che secondo le leggi italiane, oggi, è pari ad un importo di 515€.
L’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che eroga il trattamento, aggiorna questa cifra, a volte anche annualmente, al fine di mantenerla in linea coi cambiamenti macroeconomici ed il costo della vita.
Chi ha diritto alla pensione minima 2020
Indipendentemente dall’età e dal sesso del pensionato o dagli anni contributivi, la pensione minima in Italia serve a integrare tutte quelle pensioni già esistenti che stanno però al di sotto della soglia dei fatidici 515€.
Se per esempio, in base agli anni contributivi, un uomo entra in età pensionabile con una pensione di 300€ mensili, la pensione minima viene in soccorso, integrando la cifra rimanente per arrivare alla soglia dei 515€.
Un’integrazione dunque, di circa 200€ che potrebbe presto aumentare per tutti fino a 780€.
Potrebbero comunque esserci delle eccezioni riguardo la pensione minima nel 2020
Se il pensionato in questione fosse in possesso di altri redditi, ma inferiori a 6.669,13€, allora l’integrazione in questione sarebbe totale.
Se i redditi fossero invece compresi tra i 6.669€ e 13.338€, l’integrazione a questo punto sarebbe solo parziale.
L’integrazione invece non sussiste in caso di redditi annui del pensionato superiori a 13.338 euro.
In caso di pensionati coniugati, anche essi dovranno rispettare i paletti sopra indicati.
Per quanto riguarda il pensionato coniugato, il limite di reddito della coppia deve essere inferiore a 20.007€ per beneficiare dell’integrazione piena, mentre per quella ridotta non bisogna superare i 26.676€.
Come si calcola l’integrazione ridotta?
Molto semplice: basta sottrarre il reddito percepito dalla soglia massima prevista dall’INPS e poi dividere il risultato per 13 mensilità.
Ad esempio prendiamo un pensionato con reddito di 10 mila euro.
Se sottraiamo dal massimo di 13.338 euro il suo reddito di 10 mila euro, avremo come risultato 3.338€, che dividendo per 13 mensilità dà un’integrazione massima di 256 euro sulla pensione.
Quindi se la pensione aveva un importo di 200€ verrà integrata di altri 256€ così da arrivare a 456€, comunque inferiore alla pensione minima prevista dall’INPS.
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Cosa cambia nel 2020 per le pensioni minime e potranno avere 780€ tutti?
Già il 2019 è stato un anno di cambiamenti per le pensioni minime.
Intanto è stato ufficializzato dal 1° gennaio l’aumento della soglia minima che da 507,42€ è passata a 515€ per via delle rivalutazioni ISTAT.
Ma è in arrivo anche la c.d. pensione di cittadinanza che potrebbe aumentare l’importo della pensione minima fino a 780€.
Attenzione perché proprio i requisiti che saranno necessari per ottenere questa pensione sono molto stringenti.
Non è infatti sufficiente essere titolari di una pensione inferiore a 780€ al mese.
Bisogna appunto anche avere un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) minore di 9.360€.
E ancora, un patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) inferiore a 30 mila euro e uno mobiliare al di sotto dei 6 mila.
E non bisogna aver acquistato un auto nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda.
Questa mappa vi mostra l’incidenza delle pensioni inferiori a 749 euro sul totale degli assegni di vecchiaia erogati ogni mese in Italia.
E stando proprio ai dati Inps emerge che 3,6 milioni di persone hanno una pensione sotto i 780 euro ma che solo 500 mila, tra Isee e requisiti, potranno ottenerla.
Con il cornavirus poi, sempre di più gira la notizia di un’estensione della pensione minima per il 2020 a 780€ a tutti
Secondo voi è giusto alzare le pensioni minime da 500 a 780€?
Fatemelo sapere nei commenti!
Alessandro Moretti