Indice S&P 500: cosa ci si aspetta dal 2022

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Quali sono le previsioni per l’indice S&P 500 per il 2022?

I mercati continueranno la loro corsa o ci aspettiamo forti ritracciamenti?

Di fronte allo scenario geopolitico attuale le sfide per l’anno nuovo e le incertezze sono molte. Approfondiamo cosa ci aspetta dal 2022 per l’indice S&P 500.

Come sempre vale la stessa regola: che il mercato salga o scenda, ricordati che non esistono pasti gratis in finanza. Ma se ci segui, sai che puoi contare sul nostro supporto per investire anche in fasi confuse del mercato.

Che cosa è l’indice S&P 500?

L’indice S&P 500 è uno degli indici americani principali, seppur nato dopo il Dow Jones. L’S&P 500 costituisce il sottostante per molti prodotti come derivati, future, opzioni e certificati.

Trattandosi di un indice, esso è la sintesi di un paniere di titoli, selezionati per rappresentare un particolare mercato o settore.

In particolare, l’S&P 500 contiene le 500 aziende americane più capitalizzate. In realtà, i titoli sono 505 perché 5 società comprese nell’indice hanno emesso due tipologie di azioni (come ad esempio la Berkshire Hathaway).

L’indice S&P 500, con attualmente 500+5 titoli, non ha sempre avuto questa composizione. Fino al 1957 conteneva solamente 90 titoli: con il progresso tecnologico via via nel tempo si sono incrementati i titoli da monitorare.

Da cosa dipende l’andamento dell’indice?

L’andamento dell’indice dipende dall’andamento dei suoi componenti e quindi dalle 500 aziende in esso quotate.

Queste società devono rispettare specifici requisiti. Nel dettaglio, per entrare nell’indice S&P 500 l’azienda deve avere:

  • una capitalizzazione di mercato superiore a 6,1 miliardi di dollari. Deve insomma trattarsi di “large cap”
  • percepito utili negli ultimi 4 trimestri
  • un flottante del 50%
  • un volume di scambi negli ultimi 6 mesi non al di sotto delle 250.000 azioni
  • un valore medio del titolo superiore ad un dollaro

Ad oggi il settore più presente è il settore tech, con un peso del 20,7%. Seguono l’health care, con il 15%, ed il finanziario, che compone il 13% dell’indice.

Per fare alcune previsioni su come si muoverà l’S&P 500 nel 2022, devi prima di tutto capire cosa indica.

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Cosa indica l’indice S&P 500?

L’indice, cioè la sua composizione, ci indica com’è lo stato dell’economia. Ad esempio fino al 31 agosto 2020 la composizione vedeva al terzo posto non il settore finanziario, ma quello dei consumi discrezionali.

Se vuoi iniziare ad investire nell’indice S&P 500 e non sai ancora come scegliere le azioni, ti consiglio di investire in un portafoglio di ETF, che sono per loro natura diversificati.

Infatti, se volessi replicare la composizione dell’indice S&P 500, dovresti cambiare periodicamente il tuo portafoglio. Avresti una eccessiva frammentazione e costi elevati (tassazione e smobilizzo titoli) e questo non rende percorribile la strada di replicarlo da sé (acquistando cioè tutti i titoli che lo compongono).

E anche per questo noi ti consigliamo, se vuoi investire sull’S&P 500, di prediligere un buon ETF che lo replichi. Puoi replicare l’andamento di tutti i 500 titoli anche se hai poco capitale e con un unico strumento.

Se non sai da dove e come iniziare, ti consiglio di leggere qui: Portafoglio di investimento: come costruire il migliore

Cosa ci indica il grafico dell’indice S&P del 2021?

Dopo un leggero pullback nel 2020, il grafico dell’S&P 500 per il 2021 dimostra una tendenza molto particolare.

Di fronte al trend di crescita che ha avuto l’indice, gran parte di questa salita è imputabile alle azioni di buyback, che sono tornate al di sopra dei livelli pre-pandemici, superando il massimo messo a segno nel 2018. indice S&P 500

Le azioni di buyback sono motivate da diverse ragioni.

Si attuano piani di buyback sia per la volontà di fortificare le aziende sia per premiare i propri azionisti che durante la pandemia hanno mantenuto forti le posizioni, anche creando una riserva di titoli riutilizzabile in futuro.

Le operazioni di buyback consentono di ridurre in parte la speculazione poiché si regolarizzano le negoziazioni in momenti di particolare instabilità.

Il buyback solitamente provoca un apprezzamento dei titoli presso gli investitori con conseguente aumento della capitalizzazione.

Indice S&P 500: cosa ci aspetta per il 2022?

Sicuramente fare previsioni per il nuovo anno è impossibile.

Voi avreste mai scommesso che Piazza Affari fosse tra le migliori borse mondiali per il 2021? Vi sareste mai aspettati 49 IPO ed il boom delle PMI? Credo di no.

Così come hanno fallito tutte le aspettative su un’inflazione passeggera: l’inflazione ha corso e continuerà a correre, con un possibile ritracciamento del livello dei prezzi sul medio periodo.

Fare previsioni per il 2022 è alquanto presuntuoso: pensa al comparto delle commodities, come gas ed energia, in cui i prezzi sono il risultato di una molteplicità di interessi geopolitici.

Se a inizio pandemia ci trovavamo di fronte ad uno shock di domanda, ora stiamo virando verso uno shock di offerta.

Le sfide che ci aspettano per il 2022 secondo gli esperti

Le chiusure forzate a causa del virus continuano e questo potrebbe portare a ripercussioni sui mercati. Tuttavia noi non prevediamo il futuro. È però interessante comprendere quali sono le aspettative degli esperti per il 2022.

CNBC ha condotto un sondaggio su circa 400 CIO – Chief Investment Office, gestori di portafogli e giornalisti finanziari: tutti convengono che anche per il 2022 il grafico dell’S&P 500 manterrà un trend positivo.

L’indice S&P 50, nella speranza della ripresa di molti settori ancora fiaccati dall’andamento pandemico, innanzitutto il turismo, potrà ancora crescere. Non come nel 2021, durante il quale è salito del 27%, ma resta che ha ancora interessanti spazi di manovra.

Ci si aspetta per l’indice S&P 500 un rialzo di circa il 5-10%.

Il 2% degli intervistati crede addirittura che salirà del 20%, mentre il 13% di loro è preoccupato per un ritracciamento importante, anche del 10%.

Insomma il sentiment generale è che il periodo della corsa dei mercati è ancora intatto, ma forse si sta riducendo.

Vedremo se sarà così anche per l’indice S&P 500.

Nel frattempo, il Wall Street Journal si aspetta una crescita più contenuta, mentre Morgan Stanley prevede un calo forte.

Sono aspettative e previsioni contrastanti, perché il futuro non si può prevedere.

Quello che puoi fare è investire in maniera consapevole ed adeguata, secondo il tuo personale profilo di rischio ed i tuoi obiettivi di investimento.

Tutto ciò è possibile farlo anche tenendo in considerazione la sostenibilità dell’investimento stesso.

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Indice S&P 500 ESG: conviene?

Esiste un’alternativa sostenibile all’indice S&P 500: si tratta dell’S&P500 ESG, ossia l’indice che segue i famosi criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Chissà, forse investire nell’inidce S&P 500 ESG potrebbe essere anche più conveniente di quello “tradizionale”.

Nel grafico sottostante puoi vedere l’andamento dei due indici:

  • l’indice S&P 500 tradizionale in blu scuro;
  • l’indice S&P 500 ESG in azzurro.

indice S&P 500 ESG

  Insomma, se sei ancora alla ricerca dell’investimento giusto potresti anche optare per la versione sostenibile.

Per imparare in maniera consapevole ed efficiente a scegliere e costruire il tuo portafoglio di investimento, qui trovate veramente tante opportunità.

Alessandro Moretti

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