Le persone che hanno deciso di investire in ETF (Exchange Traded Fund, ovvero fondo scambiato in borsa) sono molte e il loro numero è in aumento. In effetti, si tratta di una delle strategie di investimento più popolari tra i trader e i risparmiatori.
Gli ETF offrono un’opportunità per diversificare il proprio portafoglio, ridurre i rischi e ottenere esposizione a un ampio spettro di asset finanziari, comprese azioni, obbligazioni, materie prime e altro ancora.
Quando si decide di investire con gli ETF, è importante avere una panoramica completa su benefici, rischi e passi da compiere.
In questo modo si massimizza il rendimento, riducendo al minimo i rischi, che ci sono, anche se più limitati rispetto ad altri strumenti finanziari.
Sfruttare questi fondi per far crescere il capitale è una buona idea, ma bisogna prima approfondire il funzionamento, andando a fondo su ogni aspetto.
Per avere successo, è utile fare un po’ di formazione, perché l’esperienza aiuta a cogliere i cambiamenti improvvisi e a reagire prontamente.
Cosa sono gli ETF
Gli ETF sono fondi di investimento negoziabili in borsa che offrono ai trader l’opportunità di diversificare il proprio portafoglio attraverso l’acquisto di una vasta gamma di asset finanziari, quali azioni, obbligazioni, materie prime o indici.
Funzionano in modo simile ai fondi comuni di investimento, ma a differenza di questi ultimi, gli ETF sono negoziabili in tempo reale sulla borsa, proprio come le azioni.
Uno dei vantaggi principali per chi vuole investire in ETF è la diversificazione.
Un singolo ETF può contenere un paniere di attività finanziarie, consentendo agli investitori di esporsi a molteplici mercati e settori con un solo trade. Ciò riduce il rischio di concentrazione e offre maggiore stabilità al portafoglio.
Gli ETF sono gestiti da società di asset management che replicano la performance dell’indice o del benchmark di riferimento, cercando di seguire fedelmente la composizione e i pesi degli asset sottostanti.
Questa strategia permette ai fondi di ottenere un rendimento simile all’indice di riferimento.
Inoltre, questo tipo di prodotto offre una maggiore liquidità e trasparenza rispetto ad altre forme di investimento.
Gli ETF sono scambiati sul mercato durante le ore di apertura della borsa e i prezzi vengono aggiornati in tempo reale, consentendo agli investitori di acquistare o vendere le loro quote in qualsiasi momento durante la sessione di trading.
Gli investimenti in ETF sono una scelta popolare sia per gli investitori a lungo termine che per i trader attivi, poiché offrono flessibilità, accesso a una vasta gamma di asset e costi contenuti rispetto ad altre soluzioni di investimento.
Tuttavia, è importante comprendere gli aspetti tecnici e i rischi associati agli ETF prima di iniziare l’acquisto.
Fonte: https://www.justetf.com/images/news/gli-etf-in-numeri.jpg
Come investire in ETF
Per sapere come investire in ETF, è necessario seguire con attenzione un percorso specifico, utile a ottimizzare l’investimento stesso.
- Fare una ricerca approfondita: prima di investire in un ETF specifico, è essenziale condurre una ricerca accurata sulle diverse opzioni disponibili. Bisogna analizzare gli ETF in base a classe di asset, indice di riferimento, performance storiche e ai costi.
- Scegliere un broker: per acquistare i fondi, è necessario aprire un conto presso un broker online. Ci si deve assicurare che l’intermediario sia affidabile e offra una vasta gamma di ETF e commissioni competitive.
- Definire gli obiettivi di investimento: al fine di procedere, è necessario stabilire chiaramente i propri obiettivi finanziari e il livello di rischio che si è disposti a prendere. Ciò aiuta a selezionare gli ETF più adatti alle esigenze personali.
- Diversificare il portafoglio: per ridurre il rischio, è bene considerare la possibilità di diversificare il tuo portafoglio con più ETF, coprendo diverse classi di asset e settori.
- Pianificare gli investimenti periodici: una strategia efficace è investire regolarmente somme fisse, ad esempio mensilmente o trimestralmente. Questo approccio, noto come “dollar-cost averaging”, aiuta ad acquistare più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando sono alti, contribuendo a ridurre la volatilità degli investimenti.
- Monitorare il portafoglio: anche dopo l’acquisto degli ETF, è importante monitorare regolarmente il portafoglio e rivedere le strategie di investimento in base alle condizioni di mercato e agli obiettivi finanziari.
- Attenzione ai costi: vanno sempre considerati i costi associati agli ETF, come le commissioni di acquisto e gestione. È consigliabile optare per ETF con costi ridotti per massimizzare il rendimento netto.
- Essere pazienti e disciplinati: il trading frequente e le decisioni impulsive possono compromettere il successo dell’investimento in ETF. Va mantenuta una prospettiva a lungo termine e si deve agire con disciplina.
Come investire in ETF da soli?
Per chi vuole sapere come investire in ETF in Italia autonomamente, ci sono buone notizie.
L’operazione avviene tramite broker online e piattaforme di trading e ciò significa che in maniera semplice si acquistano e vendono i fondi dando semplicemente l’ordine via web.
Va ricordato che in borsa non si possono fare scambi direttamente, ma è necessario fare riferimento a un intermediario. In ogni caso, le decisioni si possono prendere da soli e agire attraverso una piattaforma o applicazione.
Ecco i passaggi da compiere:
- Educarsi: prima di tutto, è bene dedicarsi a una ricerca approfondita sugli ETF e sui mercati finanziari. Così si imparano le basi del trading, comprendendo come funzionano i fondi e studiando le diverse strategie di investimento.
- Aprire un conto presso un broker online: una volta scelto un broker affidabile che offra accesso a una vasta gamma di ETF e commissioni competitive, si apre il conto, fornendo le informazioni necessarie e completando la procedura di verifica.
- Definire gli obiettivi di investimento: come già accennato, vanno stabiliti gli obiettivi finanziari per scegliere i fondi più adatti alle proprie esigenze.
- Selezionare gli ETF: con le informazioni raccolte durante la fase di ricerca si scelgono gli ETF che meglio si adattano agli obiettivi personali di investimento. Si devono considerare classe di asset, indice di riferimento, performance storiche e costi associati.
- Pianificare il budget e gli investimenti periodici: si deve decidere quanto investire inizialmente e se si preferisce versare periodicamente una quota, magari mensilmente. Serve a mantenere un approccio disciplinato agli investimenti.
- Eseguire gli ordini di acquisto: una volta selezionati gli ETF, si eseguono gli ordini di acquisto tramite la piattaforma del broker. Tutto avviene come con le azioni.
- Monitorare il portafoglio: dopo l’acquisto degli ETF, si monitora regolarmente il portafoglio e si seguono le prestazioni degli investimenti. Può diventare necessario apportare aggiustamenti al portafoglio stesso nel tempo, in base alle condizioni di mercato e agli obiettivi.
- Investire con prudenza: operare autonomamente richiede disciplina e prudenza. Vanno evitate decisioni impulsive e si deve tenere presente che gli investimenti comportano sempre un certo grado di rischio. Meglio avere una prospettiva a lungo termine e adottare una strategia ben definita.
Scopri come investire i tuoi soldi in modo smart. Approfondisci qui
I benefici degli ETF
I vantaggi offerti dai fondi sono diversi e aiutano ad affermare che investire in ETF conviene in termini economici.
Quali sono i benefici?
- Diversificazione: gli ETF sono costituiti da un paniere di titoli rappresentativi di un indice o un settore specifico. Investendo in un singolo ETF, si ottiene immediatamente una diversificazione tra diverse azioni o obbligazioni, riducendo il rischio associato a un investimento singolo.
- Liquidità: gli ETF sono negoziati in borsa come azioni, il che significa che possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento durante le ore di apertura del mercato. Questa elevata liquidità offre agli investitori la possibilità di entrare e uscire dal mercato in modo rapido ed efficiente.
- Costi ridotti: questi prodotti finanziari tendono ad avere costi di gestione inferiori rispetto a molti altri prodotti di investimento, come i fondi comuni di investimento. Le spese basse aiutano a preservare un maggiore rendimento per gli investitori.
- Trasparenza: i fondi pubblicano regolarmente i loro portafogli, consentendo agli investitori di conoscere esattamente quali titoli detengono. Questa trasparenza permette di prendere decisioni in modo consapevole.
- Flessibilità: gli ETF sono disponibili per una vasta gamma di asset, tra cui azioni, obbligazioni, materie prime e altro ancora. Questa flessibilità consente agli investitori di creare portafogli diversificati e adatti alle loro esigenze e obiettivi.
- Accesso a mercati internazionali: per un investimento in ETF si ha la possibilità di accedere facilmente a mercati internazionali, che potrebbero essere difficili da raggiungere attraverso altri strumenti.
- Capacità di short selling: alcuni fondi consentono agli investitori di scommettere sul ribasso di un determinato mercato o settore, permettendo loro di guadagnare anche in periodi di calo dei prezzi.
- Dividendi: gli ETF azionari possono distribuire i dividendi agli investitori in base ai profitti realizzati dalle società detenute nel paniere.
- Tassazione agevolata: in alcuni Paesi, questo tipo di fondi possono beneficiare di una tassazione agevolata rispetto ad altre forme di investimento, come i fondi comuni.
Fonte: https://valori.it/wp-content/uploads/2021/10/Screenshot-2021-10-13-at-10.45.04-1024×454.png
Come si guadagna con gli ETF?
Appreso come fare per investire in ETF, capiti quali sono i vantaggi, merita sottolineare le modalità di guadagno.
Questo aspetto permette di avere una panoramica più approfondita, ma anche di cogliere la convenienza di questo strumento d’investimento. Vanno considerati vari elementi.
Con l’apprezzamento del capitale, si ha un aumento del prezzo del fondo all’incremento del valore dei titoli contenuti al suo interno. Naturalmente, se si vende a una quotazione superiore rispetto a quando si è acquistato il prodotto, si ha un ricavo.
Un altro modo per ottenere un profitto riguarda i dividendi pagati dalle società le cui azioni fanno parte dell’ETF. Gli stessi dividendi possono anche essere reinvestiti per comprare ulteriori quote del fondo oppure prelevati come reddito aggiuntivo.
Alcuni ETF offrono la possibilità di short selling, ovvero consentono di scommettere sul ribasso del mercato o di un settore specifico.
In questo caso, si può guadagnare se il prezzo dell’ETF diminuisce e quindi lo si ricompra a un prezzo inferiore.
Ci sono anche gli arbitraggi, che danno l’opportunità di sfruttare differenze di prezzo tra l’ETF e il valore del suo paniere sottostante per realizzare un profitto. Questa strategia richiede competenze e strumenti avanzati e viene utilizzata principalmente dai professionisti del settore.
Determinati ETF possono effettuare distribuzioni di capitale agli investitori, che avvengono quando il fondo vende alcune delle sue azioni o obbligazioni e distribuisce gli utili agli investitori, in modo da permettere un ricavo.
Infine, al guadagno contribuisce la crescita del settore o mercato.
Se un ETF è focalizzato su un settore o mercato in crescita, il suo valore potrebbe aumentare a causa della domanda crescente per le azioni o obbligazioni nel paniere.
Vuoi iniziare ad investire e guadagnare? Accedi Gratuitamente a 16 Ore di Corsi sugli Investimenti
I rischi degli ETF
Se si decide di investire in ETF i rischi ci sono, del resto qualsiasi investimento redditizio comporta la possibilità di registrare perdite.
Non sono da meno questi fondi, anche se i pericoli sono più contenuti rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato. Il primo rischio è proprio quello di mercato.
Gli ETF sono influenzati dalle fluttuazioni del mercato sottostante, che, se subisce una correzione o una caduta, fa scendere la quotazione del fondo.
C’è anche un rischio di liquidità, dovuto al basso volume di negoziazione, che rende difficile la vendita delle proprie quote al prezzo desiderato.
Ciò può comportare maggiori costi di negoziazione o una difficoltà nell’esecuzione dell’ordine.
Un altro rischio è legato alla replica dell’indice, ovvero quando i costi di gestione o le tasse non permettono di fare una replica precisa, che determina una deviazione tra il rendimento dell’ETF e quello dell’indice.
I fondi concentrati su un settore o una regione specifica sono maggiormente suscettibili alle fluttuazioni dei prezzi nell’ambito di riferimento.
Inoltre, a influire sui guadagni e sui rischi ci sono i tassi di interesse, che possono variare e andare a incidere sui titoli obbligazionari contenuti nel paniere. Infine, c’è il rischio di cambio, legato a mercati esteri, che può erodere il rendimento.
Cosa si rischia con gli ETF?
Molto dipende dal tipo di ETF acquistato e quindi dalla sua composizione.
I rischi già elencati vanno a incidere sulla tipologia di fondo, quindi se il paniere contiene titoli esteri, vanno considerati il cambio, la regione e le fluttuazioni dei mercati di quell’area.
I tassi di interesse possono andare a variare il rendimento delle azioni italiane.
Investire in ETF: come fare?
Per limitare i rischi, basta seguire i consigli degli esperti e cercare di selezionare ETF con componenti diversificate.
Va sempre mantenuta la calma, anche al momento dei cali, in modo da lavorare sul lungo termine e non prendere decisioni affrettate di cui ci si potrebbe pentire.
Non farti cogliere impreparato e sfrutta i vantaggi del mercato. Scegli un piano della Membership
Come gestire i rischi
La gestione dei rischi è fondamentale per gli investimenti in ETF e per preservare il capitale investito. Bisogna adottare strategie ad hoc:
- Diversificazione del portafoglio: investire in una varietà di ETF che coprono diverse categorie di asset, settori e regioni geografiche può ridurre l’impatto negativo di un singolo evento o di un mercato specifico sulle prestazioni complessive del portafoglio.
- Studio e analisi degli ETF: prima di investire in un ETF, è fondamentale svolgere un’analisi completa del fondo. Si devono considerare la sua struttura, l’indice di riferimento, le commissioni e le performance passate. Un’approfondita ricerca può aiutare a comprendere meglio le caratteristiche dell’ETF e valutarne il potenziale rischio e rendimento.
- Limitare l’esposizione a settori rischiosi: gli ETF che si concentrano su settori ad alto rischio possono portare a una maggiore volatilità del portafoglio. Limitare l’esposizione a settori con elevata instabilità economica può ridurre il rischio complessivo.
- Monitoraggio costante: la vigilanza costante sulle prestazioni degli ETF è essenziale per identificare tempestivamente eventuali cambiamenti nei mercati o nelle condizioni economiche. Questo permette di apportare eventuali aggiustamenti al portafoglio in base alle nuove informazioni disponibili.
- Utilizzo degli stop loss: impostare dei livelli di stop loss per gli ETF può aiutare a limitare le perdite nel caso in cui i prezzi scendano al di sotto di un certo livello. Questa strategia aiuta a proteggere il capitale investito da grandi crolli di mercato.
- Evitare la leva finanziaria: gli ETF con leva finanziaria possono amplificare i rendimenti, ma aumentano anche il rischio. Per i principianti, è consigliabile evitare gli ETF con leva finanziaria finché non si ha una maggiore esperienza e comprensione dei mercati.
- Pianificazione finanziaria: avere una solida pianificazione finanziaria e obiettivi di investimento chiari può aiutare a evitare decisioni impulsiva e prendere scelte più razionali e a lungo termine.
- Studiare gli ETF e il trading: seguire un corso tenuto da esperti che assicurano supporto e assistenza in qualsiasi momento, attraverso l’interazione durante le lezioni in tempo reale e all’occorrenza, è fondamentale. Prima di operare sui mercati, è bene acquisire competenze e fare pratica.
Vuoi iniziare ad investire e guadagnare? Accedi Gratuitamente a 16 Ore di Corsi sugli Investimenti
Come calcolare l’investimento in ETF
Capire quanto investire in ETF è fondamentale, ma non c’è una risposta per tutti.
Bisogna considerare gli obiettivi personali e il budget a disposizione.
Ogni investimento va pianificato con cura e sul lungo termine.
Il capitale destinato all’acquisto di fondi non deve mettere a rischio la quotidianità della famiglia, così da affrontare le varie spese mensili senza difficoltà.
Il calcolo dipende quindi dalla condizione finanziaria e dai traguardi da raggiungere.
Ognuno deve esaminare la propria situazione e decidere.
Del resto, ci sono fondi di vario tipo, quindi le quote si possono comprare con pochi euro o con centinaia di euro. Si tratta di una questione soggettiva.
Fonte: https://www.eticanews.it/wp-content/uploads/2021/10/Immagine_newsletter.png
Quanti soldi servono per investire in ETF?
Il capitale necessario per investire in ETF può variare considerevolmente a seconda degli obiettivi e delle preferenze dell’investitore.
Non esiste un importo minimo fisso per iniziare a comprare le quote dei fondi.
Meglio, però, tenere in considerazione alcuni punti importanti: il costo dell’ETF, che può variare da pochi euro fino a diverse centinaia di euro per azione o quota; l’allocazione dell’investimento, se, ad esempio, si desidera investire il 10% del portafoglio in un determinato ETF e il portafoglio vale 10.000 euro, saranno necessari 1.000 euro per l’investimento.
A tali aspetti si aggiungono le commissioni della transazione da corrispondere in caso di acquisto o vendita, la diversificazione del portafoglio e l’orizzonte temporale, che determina l’impegno del denaro.
Questi fattori possono indicare la strada e aiutare a decidere dove investire in ETF, ovvero su quale mercato.
In quali ETF investire
Investire in ETF offre un’ampia gamma di opportunità di scelta, poiché ci sono fondi disponibili per diverse classi di asset e settori di mercato.
La selezione degli ETF dipende dalle preferenze dell’investitore, dagli obiettivi di investimento e dal livello di rischio accettabile.
Per determinare in quali ETF investire, è bene ricordare che ci sono fondi azionari, obbligazionari, a dividendi, settoriali, di mercati emergenti, di materie prime e molti altri.
La scelta dipenderà dalle preferenze personali e dalla strategia di investimento.
Inizia subito a ottenere profitto. Iscriviti e scegli il piano adatto a te
Glossario
Indice di riferimento
L’indice che l’ETF cerca di replicare nel suo rendimento. Può essere un indice azionario, obbligazionario, settoriale o di altro tipo.
Gestore dell’ETF
La società o l’ente responsabile della gestione dell’ETF, che prende decisioni sugli investimenti e sulla gestione del portafoglio.
Spese di gestione
Le spese che un investitore paga per la gestione dell’ETF. Sono espresse come una percentuale dell’attivo netto dell’ETF.
Commissioni di transazione
Le commissioni pagate all’intermediario per acquistare o vendere l’ETF.
Reinvestimento dei dividendi
Opzione per reinvestire i dividendi distribuiti dall’ETF per acquistare nuove azioni dell’ETF.
Volatilità
La misura delle fluttuazioni dei prezzi dell’ETF nel tempo. Maggiore è la volatilità, maggiore è il rischio di investimento.