Cos’è lo Spread e perchè è così importante capire come funziona lo spread e conoscerlo non solo in ottica di investimento?
Se avete le idee poco chiare e siete particolarmente preoccupati sulle possibili conseguenze negative che può avere sui vostri risparmi, investimenti e mutui in questo articolo vi daremo la spiegazione come funziona lo spread.
Se ne parla sempre, tra crisi e congiunture economiche difficili, crisi politiche o semplicemente all’approssimarsi di eventi rilevanti per gli assetti geopolitici italiani od europei ci si interroga su quello che sarà l’andamento dello spread.
La situazione dello spread per alcuni è diventato quasi un termometro di quelle che possono essere le sofferenze e la tenuta del nostro Paese.
Approfondiamo prima di andare a valutare l’andamento dello Spread cos’è e cosa significa monitorare la situazione dello Spread.
Che cosa significa Spread
Non tutti sanno che cosa significa spread e compresa la definizione di spread vedrete che anche capire il suo funzionamente e l’influenza che ha sugli investimenti sarà più facile.
Lo spread è la sottrazione tra i rendimenti dei Titoli di Stato di due Paesi diversi.
In senso letterale la parola “spread” si traduce proprio con “differenza”.
Consente perciò di fare un confronto tra due Paesi diversi e valutare la fiducia degli investitori, soprattutto istituzionali, tra i Paesi presi in considerazione e il premio di rischio dato sui titoli meno richiesti.
Cos’è lo spread Italia – Germania?
Cos’è lo spread tra Italia e Germania ora sarà così più chiaro così il come funziona lo spread.
Dalla defnizione spread appena vista sarà quindi la differenza tra il rendimento del BTP decennale italiano e il rendimento del Bund decennale tedesco, che non è nient’altro che il gemello di quello italiano.
Per ottenerlo li sottraete tra loro e quello che esce fuori è lo spread.
Ora che abbiamo capito cos’è lo spread e cosa significa spread in italiano vediamo come si muove.
Tale indice si modifica in funzione delle fluttuazioni, acquisto e vendita, che si hanno sui titoli obbligazionari secondari.
Nel caso in cui ci sono poche fluttuazioni di solito dalla definizione spread si ha che questo oscilla poco e rimane o stabile o diminuisce.
Come funziona lo spread se invece ci sono molte fluttuazioni legate soprattuto a vendite di azioni di un Paese?
Il suo prezzo diminuisce e il rendimento aumenta.
Un esempio pratico di cos’è e come funziona lo spread
Per capire meglio userò dei numeri inventati.
Supponiamo che oggi, in questo momento, il rendimento del BTP decennale italiano sia del 5% e che il rendimento del Bund tedesco decennale sia dell’1%.
Lo spread sarà:
5%-1%=4%.
Quando i giornali parlano di spread e utilizzano i punti base per cui non fanno altro che prendere quel 4 e moltiplicare per 100 e si ha così uno spread di 400 punti base.
Quando sentite dire che lo spread ha raggiunto quota 400 significa che i BTP decennali italiani rendono il 4% in più rispetto ai Bund decennali tedeschi.
Approfondiamo ora la spiegazione spread graficamente e vediamo in maniera concreta come funziona lo spread.
Un grafico per capire definitivamente lo Spread
In questo grafico troviamo 2 linee:
- la linea blu mostra il rendimento del BTP italiano decennale;
- la linea rossa mostra il rendimento del Bund decennale tedesco
Che cos’è lo spread in questo grafico?
Come funziona lo spread?
Lo spread non è nient’altro che la distanza verticale tra le due linee per ogni unità di tempo.
Come sappiamo non rimane costante giorno per giorno, ma varia aumentando o diminuendo in base a come vanno i rendimenti dei Titoli di Stato italiani e dei Bund tedeschi.
Però perché tra tutti gli Stati il criterio di riferimento al sottraendo?
Perché non la Grecia o la Francia?
Prima di tutto dato che dalla definizione spread sappiamo il termine significa differenza, nella realtà potreste confrontare l’Italia con qualsiasi altro Paese vogliate.
Si usa la Germania come termine di confronto perché l’economia tedesca viene considerata come quella più solida e forte di tutta l’Europa e quindi un ottimo termine di paragone per misurare il rischio di tutti gli altri Stati.
Se ci avete fatto caso è solo da qualche anno che si sente parlare di spread, prima non se ne parlava affatto.
Esso è sempre esistito per gli addetti ai lavori che sanno da tempo come funziona lo spread, ma i media hanno sdoganato e scoperto cos’è lo spread e il significato spread nel 2012, quando era letteralmente esploso a seguito della crisi del debito pubblico greco.
Lì hanno scoperto come funziona lo spread e il ruolo importante che riveste nell’economia.
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Come funziona lo spread
Vediamo nel dettaglio come funziona lo spread partendo dal grafico successivo.


Rispetto all’immagine precedente che rappresentava la spiegazione spread qui troviamo un’area colorata a forma come di montagna.
Cosa indica?
Indica, di nuovo, proprio lo spread.
Notate come funziona lo spread: quanto più aumenta la distanza verticale tra i rendimenti dei due Titoli di Stato maggiore diventa lo spread.
Mentre minore è la distanza e minore è lo spread.
Se rendimenti dei Titoli di Stato fossero identici come funziona lo spread?
In questo caso sarebbe uguale a zero.
Quando sentite dire che lo spread sta aumentando significa semplicemente che la differenza tra i rendimenti dei due Titoli di Stato si sta allargando.
Al contrario quando sentite dire che lo spread sta diminuendo significa semplicemente che la differenza tra i due Titoli di Stato si sta riducendo.
Attenzione però molti credono che lo spread sia la causa dell’aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani quando invece è la conseguenza.
É l’andamento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani e di quello dei tedeschi che influenza lo spread e non il contrario.
Il rendimento dei Titoli di Stato italiani non è nient’altro che il premio che il mercato richiede per assumersi il rischio di prestare soldi ad un determinato Paese.
Più l’Italia viene percepita rischiosa e più gli investitori richiedono un rendimento alto per comprare Titoli di Stato.
Chi acquista sta prestando i propri soldi all’Italia e quindi giustamente vuole un rendimento che sia proporzionato al rischio sostenuto.
Rischio inteso come capacità del Paese di restituire il prestito ricevuto se l’Italia si trova in una fase di instabilità politica.
L’instabilità genera incertezza e l’incertezza genera rischio e quindi gli investitori chiedono un rendimento aggiuntivo e che succede?
Se avete capito come funziona lo spread avrete capito che in questo caso lo spread sale.
Sale se l’Italia attraversa una crisi finanziaria, se non riesce a controllare il debito, se non riesce a far ripartire l’economia.
Tutto questo fa aumentare il rischio, che fa aumentare i rendimenti dei Titoli di Stato italiani e che a loro volta fanno aumentare lo spread.
Se invece l’economia si riprende, se c’è stabilità politica, il rischio diminuisce i rendimenti richiesti dagli investitori diminuiscono e così lo spread.
Perché lo spread è importante
Molti sono letteralmente terrorizzati dalla possibilità che lo spread possa esplodere.
Per sapere se dovete preoccuparvi oppure no dovete prima approfondire come funziona lo spread e su che cosa ha impatto uno spread è molto alto.
Partiamo subito dal debito pubblico italiano.
Ogni mese, ogni anno l’Italia emette nuovi Titoli di Stato, chiede quindi prestiti agli investitori.
I nuovi prestiti servono per coprire vecchi prestiti che nel frattempo sono scaduti per pagare gli interessi sul debito già in essere o per finanziare lo sviluppo, la crescita economica.
Uno spread più alto quindi vuol dire semplicemente che l’Italia dovrà pagare degli interessi maggiori sul nuovo debito.
Interessi più alti vogliono dire costi più alti e quindi queste spese aggiuntive devono essere recuperare andando a fare dei tagli da altre parti.
Comprendete bene che un conto è se prendo in prestito un miliardo di euro con un tasso di interesse del 2%l’anno per 10 anni, altro conto è se chiedo lo stesso identico prestito, ma con un tasso del 9%, la differenza tra i due è di 70 milioni di euro l’anno.
Ogni anno quindi per lo Stato e per il governo uno spread molto alto è un bel problema perché in base al come funziona lo spread significa maggiori costi:
- sul nuovo debito
- sul Paese
Entrambi possono aggravare notevolmente la situazione e rendere il peso del debito letteralmente insostenibile.
Nel 2012 l’Italia doveva pagare un tasso di interesse del 7% per prendere un prestito con una scadenza a 10 anni, nel 2016 invece per chiedere lo stesso prestito e quindi emettere BTP sarebbe costato soltanto l’1% l’anno per 10 anni.
In quattro anni la distanza è di ben 6 punti percentuali di differenza.
Adesso potreste pensare che, per chi investe in BTP l’aumento dello spread potrebbe essere positivo perché significa maggiori rendimenti, ma non è proprio così, approfondiamo nel prossimo paragrafo anche come funziona lo spread in questi casi.
Come funziona lo spread: i rendimenti
Dalla defnizione di spread avrete compreso che maggiore spread non significa per forza maggiori guadagni.
Dobbiamo infatti distinguere 2 situazioni diverse che a seconda di come funziona lo spread determinano rendimenti diversi.
Numero uno chi non ha BTP ma ha intenzione di acquistarli.
In questo caso è vero come abbiamo visto dalla spiegazione.
Acquistare BTP significherebbe acquistare i Titoli di Stato con rendimenti superiori, dato sicuramente positivo, ma ricordatevi che, soprattutto negli investimenti, nessun pasto è gratis.
Per cui quei rendimenti aggiuntivi non sono assolutamente regalati ma corrispondono ad un maggiore rischio associato a quel Paese specifico.
Nell’esempio fatto poco fa comprare BTP con scadenza decennale nel 2012 avrebbe portato dei rendimenti del 7% l’anno per 10 anni, mentre invece comprare gli stessi BTP nel 2016 avrebbe portato dei rendimenti soltanto dell’1% per 10 anni, decisamente 2 situazioni molto differenti.
Situazione numero 2: chi ha già BTP in portafoglio, per loro infatti l’aumento dello spread è un bel problema.
Di fatto l’aumento dei rendimenti si riferisce soltanto alle nuove emissioni oppure a chi decide di acquistare in questo momento delle vecchie emissioni.
Per chi invece è già in possesso dei BTP questo è un bel problema perché le cellule rimangono le stesse, mentre invece i prezzi a cui possono essere rivenduti i BTP sul mercato prima della scadenza diminuiscono.
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Un esempio pratico per capire cos’è lo Spread
Cerchiamo di capire meglio come funziona lo spread con un breve esempio e prendiamo come riferimento i BTP con scadenza a marzo 2048 che pagano una cedola del 3,45% l’anno.
Consideriamo anche che da aprile a ottobre del 2018 lo spread è aumentato passando da 120 a 380 punti base.
Immaginiamo adesso un possessore di questo BTP che lo aveva acquistato all’emissione a 100 con una cedola del 3,45% l’anno cosa succede ora? Come funziona lo spread?
Ad aprile 2018 avrebbe potuto rivenderlo sul mercato ad un prezzo di 112 mettendosi in tasca un rendimento del 12%, ma se avesse voluto rivenderlo ad ottobre 2018 il prezzo non sarebbe più stato di 112 ma di 90.
Quindi avrebbe intascato una perdita del 10% come potete vedere bene in basso.
L’aumento dei rendimenti e quindi dello spread gli avrebbe causato un considerevole svantaggio.
Chi possiede miliardi e miliardi di BTP sa cos’è e come funziona lo spread?
Oltre ai piccoli investitori, chi possiede miliardi e miliardi di BTP nei propri portafogli sono proprio le banche italiane.
Dalla definizione spread cosa abbiamo imparato?
Quali rischi corrono?
Sanno come come funziona lo spread e cos’è lo spread?
Sicuramente sì, ma se ne curano?
Una forte svalutazione dei BTP che hanno in portafoglio le banche potrebbe intaccare la loro solidità patrimoniale ed obbligarle a chiedere degli apporti di capitale aggiuntivi ai propri azionisti.
I prezzi delle loro azioni potrebbero quindi subire dei forti cali innescando delle possibili reazioni a catena imprevedibili.
In questo caso vale il solito consiglio quando investite non concentrate mai il vostro capitale su di singolo titolo o un singolo settore/Paese ma diversificate.
Eventi come questo potrebbero dilapidare i vostri risparmi.
Comprare solo Titoli di Stato è un errore così come sarebbe un errore e comprare solo azioni di una banca o azioni di una singola società.
Una corretta diversificazione e gestione del capitale vi permette di mettervi al riparo da eventi imprevedibili come questo.
Ad esempio, i nostri portafogli azionari ne sono una testimonianza perché saranno investiti in maniera sempre bilanciata.
Come funziona lo spread ed i mutui
Una questione dove c’è ancora più confusione è l’impatto dello spread e come funziona lo spread sui mutui e sui prestiti.
Nonostante spesso si capisce infatti la definizione spread e il suo significato difficile è capirne l’impatto sull’economia e sui nostri investimenti.
Avete sentito dire che per colpa dello spread i vostri mutui e i vostri prestiti costeranno di più, i consumi diminuiranno o che il mercato immobiliare crollerà.
É tutto falso.
Dimenticate tutto quanto, non esiste alcuna relazione tra lo spread, mutui, prestiti.
La spiegazione del rapporto tra Spread e mutui
Prima cosa se avete già sottoscritto un mutuo a tasso fisso, il tasso è fisso, nessuno può modificarlo.
Avete un mutuo con un tasso fisso del 3%, benissimo quello è e quello rimane.
Se avete invece intenzione di prendere un mutuo a tasso fisso dovete considerare che il tasso di interesse di un mutuo è dato dalla somma di un tasso di interesse di riferimento, chiamato IRS maggiorato di uno spread, che non è altro che il guadagno della banca che ti presta i soldi.
Molti hanno confuso questo spread bancario con quello di cui abbiamo parlato finora, ma in realtà i due non hanno niente a che vedere.
Non confondere il tasso IRS con il significato spread
In questo caso infatti ogni banca ha la possibilità di scegliere lo spread che preferisce a suo piacimento e il cliente ha anche la possibilità di trattarlo al ribasso.
Qualcuno potrebbe dire che è il tasso IRS che è influenzato dallo spread italo tedesco, ma andiamo a vedere la relazione tra i due in questo grafico in basso e come funziona lo spread.
La linea rossa del grafico rappresenta l’andamento del tasso IRS a vent’anni.
É questo tasso che influenza il tasso di interesse dei mutui a vent’anni.
Se io oggi volessi prendere un mutuo a tasso fisso per vent’anni dovrò prendere il valore di oggi del tasso IRS e aggiungerci la maggiorazione obbligata dalla banca, più tutte le altre piccole spese accessorie, ed avrò il mio tasso di interesse.
I rettangoli rossi rappresentano i picchi dello spread negli ultimi anni.
Come vedete dopo il picco massimo dello spread nel 2012 il tasso IRS continua tranquillamente a scendere.
Nel 2018, nonostante la crescita dello spread, il tasso IRS si muove invece lateralmente e allora potreste chiedervi cos’è che influenza quindi il tasso IRS?
Sono i tassi d’interesse della Banca Centrale Europea, nel grafico corrispondono alla linea blu e come potete vedere c’è la strettissima relazione tra i due.
All’aumentare dei tassi di interesse della BCE aumentano infatti anche i tassi e aumentano quindi i tassi di interesse dei mutui a tasso fisso.
I massimi e i minimi del 2008 e del 2016 del tasso IRS coincidevano proprio con i massimi e minimi del 2008 e del 2016 dei tassi della BCE.
Credo adesso che questa relazione sia abbastanza chiara insieme alla definizione spread e al come funziona lo spread.
Ovviamente nei prossimi anni è possibile che i tassi dei mutui aumenteranno, ma non perchè aumenterà lo spread, semplicemente perché aumenteranno i tassi di interesse della BCE, oggi a zero.
I mutui a tasso variabile e lo spread
Con i mutui a tasso variabile il concetto è sempre lo stesso,come funziona lo spread non cambia, cambia soltanto il tasso di riferimento, non l’IRS ma i tassi Euribor.
Anche in questo caso non c’entrano nulla lo spread, infatti, anche i tassi Euribor sono influenzati dai tassi di interesse della BCE che non tengono assolutamente in considerazione lo spread dell’Italia.
Quindi un aumento dello spread non impatta minimamente neanche sui mutui a tasso variabile, ma per conferma vediamo la spiegazione spread in questo grafico e come funziona lo spread nel caso dei mutui variabili.
La linea rossa mostra il tasso Euribor che determina il costo dei mutui a tasso variabile.
Come vedete l’andamento è strettamente correlato con l’andamento dei tassi di interesse della BCE e non ha assolutamente a che fare con lo spread.
I picchi dello spread italiano del 2009 del 2012 infatti non hanno generato alcun aumento dei tassi Euribor, anzi, in quei periodi i tassi sono crollati verticalmente seguendo l’andamento dei tassi di interesse della BCE.
Ora che i tassi d’interesse della BCE sono a zero i tassi Euribor sono addirittura negativi.


Qual è l’andamento dello Spread
La situazione Spread anche di fronte alle recenti crisi politiche ha dimostrato come ormai lo stesso indicatore si sta assuefacendo all’andamento della politica italiana, irrequieta.
Più che la situazione dello Spread ci sarebbe da preoccuparsi del livello assoluto dei tassi di interesse.
Anche a gennaio 2021 con la recente crisi politica la BCE e la generale situazione di impegno dell’Europa ha contenuto l’andamento dello Spread di 10-15 punti base.
Per certi versi i come testimonia Marie Allen Allier gestore di Carmignac Sècuritè i titoli italiani sono gli unici tra i titoli di Stato delle nazioni europee a garantire un po’ di rendimento, il che attira la speculazione.
Ma una crescita dell’andamento dei titoli stranieri in particolare del Bund tedesco anche di 40-50 vedrebbe un andamento dello Spread che difficilmente riuscirebbe a tener seguito al rialzo ribassandosi e quindi lo Stato italiano avrebbe maggiore difficoltà nel collocare i suoi titoli.
Se a questo aggiungiamo che gli stessi investitori italiani stanno diventando più consapevoli del rischio che ha caricarsi di soli titoli di Stato ecco che se oggi l’andamento dello Spread è calmo nel tempo potrebbe lentamente aumentare il suo valore.
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Situazione Spread: cosa farà la BCE?
E di fronte ad aumenti non repentini chiaramente anche la BCE non intererverrebbe sull’andamento dello Spread italiano tanto più se ciò verrebbe a svantaggio di economie oggi più forti in Europa.
Vedremo cosa deciderà Francoforte, ma con la situazione difficile a livello sanitario è presumibile che la Lagardè trascuri la crisi gia chiusa e l’intera situazione spread e Italia.
Di certo l’andamento dello Spread degli ultimi giorni non è paragonabile alla situazione spread del maggio 2018 dove il differenziale si impenò di addirittura 160 punti base.
Conte piace ai mercati e infatti la recente crisi ha visto un rialzo della situazione spread di neanche, appunto, 20 punti base come possiamo vedere dall’immagine estratta dal Sole 24H:
Ad oggi oltre alle crisi politiche, dove si conferma che più è breve la crisi politica meno si apre il differenziale, vi è anche la fuga e la riduzione dei tempi di scadenza dei titoli posseduti dagli investitori esteri.
Simile trend pesa sulla situazione spread in maniera positiva perchè riduce la speculazione.
Contemporaneamente ad agvolare l’andamento cauto dello Spread che viaggia tra i 111-118 punti base è determinato che tutti gli Stati europei sono in sofferenza e stanno incrementando i livelli di debito, debito che come ha ribadito Draghi potrebbe essere debito buono se sfruttato sapientemente.
Ma su quest’ultimo punto l’economia viene sobbissata dalla politica.
Lo spread spiegazione di quando preoccuparsi davvero
A meno che voi non siate per i zeppi di BTP o di azioni bancarie in portafoglio potete dormire sonni tranquilli non sarà sicuramente lo spread o un andamento dello Spread più dinamico di cui dovrete preoccuparvi.
Meglio dunque non cadere vittima di facili allarmismi e informatevi sempre bene, perché più che lo spread che è alto, il problema è la causa che lo porta ad alzarsi, ossia che l’economia o la politica non vanno bene.
E tu sai cos’è lo spread e come funziona lo spread?
Pensi che la spiegazione spread sia stata chiara o ha ancora qualche dubbio sul che cosa significa spread?
Se hai ancora dei dubbi su cosa significa spread ecome funziona lo spread scrivimi le tue domande nei commenti.
Alessandro Moretti