Quanti soldi Ci Vogliono per Vivere di Rendita?

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Tante persone si chiedono quanti soldi servono per vivere di rendita in modo da poter smettere per sempre di lavorare.

Per rispondere a questa domanda è fondamentale fare una serie di valutazioni preliminari, ma soprattutto bisogna aver chiaro il concetto di entrata passiva, necessaria per coprire le spese quotidiane e fronteggiare le emergenze.

Molti non sanno inoltre che vivere di rendita non è un’utopia ma una condizione attuabile, con un costante impegno e una minuziosa pianificazione.

Vediamo, qui di seguito, tutto quello che bisogna sapere sull’argomento ma intanto si raccomanda la visione di questo video che spiega chiaramente con quanti soldi si può vivere di rendita.

Cosa vuol dire vivere di rendita

Specialmente coloro che si affacciano al mondo degli investimenti a un certo punto iniziano a chiedersi come poter vivere di rendita per affrontare una vecchiaia serena.

Quello che serve, in altri termini, è un capitale sufficiente a garantire il tenore di vita desiderato, ma senza dover necessariamente andare a lavorare.

Tutto ciò è di certo un progetto abbastanza ambizioso e che diventa molto allettante per chi non ama particolarmente il proprio lavoro.

Più nel dettaglio, vivere di rendita non vuol dire attendere l’età giusta o versare i necessari contributi per poter andare in pensione, ma aver messo da parte abbastanza denaro con metodo, costanza e qualche rinuncia.

Chi riesce a vivere di rendita, in altri termini, non ha fatto altro che raggiungere la piena libertà finanziaria.

Siamo quindi di fronte a un progetto di vita ben definito che si può conquistare un passo alla volta, modificando le abitudini quotidiane e compiendo scelte ponderate.

In linea generale le persone che sono riuscite nell’intento hanno:

  • risparmiato il più possibile
  • ridotto drasticamente le spese per l’acquisto di beni e/o servizi non necessari
  • aumentato il proprio reddito, svolgendo ad esempio un’attività secondaria
  • scelto di investire nel lungo termine

In ogni caso è bene far presente che poter vivere contando sulla propria rendita non esistono formule magiche, nonché sistemi universali che valgono indistintamente per tutti.

Una possibile soluzione sarebbe creare una fonte di reddito passiva che consenta di guadagnare del denaro anche quando non si sta lavorando.

Solo attraverso un flusso costante di denaro sarà possibile organizzare la propria vita come meglio si preferisce e ciò comporta tanti benefici, ad esempio non essere più alle dipendenze del proprio capo, dover rispettare orari rigidi, sopportare stress o far fronte a carichi di lavoro intensi.

Ma quali sono le strategie da mettere a punto per generare rendite?

Le soluzioni da adottare sono più di quelle che si possano pensare.

Alcuni, ad esempio, investono nel settore immobiliare, ovvero acquistano case da rivendere a un prezzo maggiore o da affittare per percepire un canone nel lungo periodo.

Altri, invece, scelgono le azioni, così da ottenere dividendi.

Non manca poi chi punta su altre strade, come la creazione di corsi online, la scrittura di un libro oppure l’apertura di un e-commerce, sempre allo scopo di produrre guadagni continui da accantonare in un fondo.

C’è un altro importante aspetto da considerare: per vivere di rendita occorre di certo una riserva di emergenza grazie alla quale far fronte agli imprevisti senza dover intaccare il proprio capitale.

In sintesi, quindi, oltre ad avere un piano ben preciso, serve il risparmio e salvaguardare la sicurezza del proprio accantonamento, senza dimenticare che a fronte di maggiori aspettative servirà un lavoro più duro e tanta tenacia.

Chi vuole condurre un tenore di vita elevato sarà pertanto chiamato a produrre rendite altrettanto elevate.

Risparmio e investimento sono comunque due concetti differenti.

Prima bisogna risparmiare e solo dopo aver messo da parte un buon gruzzoletto si può pensare a investire.

La buona notizia è che tutti possono iniziare ad accantonare anche un piccolo importo al mese, anche se con un reddito di 1500 euro non si può mettere da parte la stessa cifra di chi ne percepisce 5000 euro.

Il consiglio è quello di aprire un nuovo conto corrente, possibilmente a zero spese, al quale è meglio non abbinare bancomat, carta di credito o assegni e in cui destinare periodicamente le somme che si riescono a risparmiare.

Non rimane, quindi, che lasciar aumentare il deposito. Chi guadagna fra 1500 e 3000 euro, ad esempio, potrebbe valutare la possibilità di versare il 15% delle entrate, cioè un minimo 225 euro e un massimo di 450 euro.

Ecco qui una tabella che mostra le percentuali minime di risparmio che vengono raccomandate per differenti soglie di reddito netto.

Fonte: cdn.efficacemente.com

Quanto serve per vivere di rendita

Il denaro necessario per riuscire a vivere di rendita non può essere stabilito a priori, in quanto dipende da differenti fattori, come ad esempio l’età, lo stile di vita che desidera condurre, il luogo in cui si sceglie di vivere e gli investimenti selezionati.

A titolo di esempio, ci sono persone che hanno oltre 60 anni e che vogliono una rendita di 3000 euro al mese, quindi che potrebbero aver bisogno di un investimento non inferiore a 600.000 euro.

I più giovani, invece, possono trovarsi bene con un investimento superiore, in maniera che il capitale possa aumentare nel tempo e da ottenere un reddito più alto in futuro.

Me come si calcola il denaro che serve per vivere di rendita?

Anche stavolta le variabili da considerare sono diverse, e fra tutte svolge un ruolo importante il tasso di interesse che si ottiene sugli investimenti. Nella maggior parte dei casi si raccomanda di avere un portafoglio diversificato che comprenda azioni, obbligazioni e immobili.

Ad esempio, ipotizziamo un portafoglio composto per metà di azioni e per la restante parte di obbligazioni, con un rendimento annuale medio del 5%. In situazioni del genere si può investire una somma pari a 1,2 milioni di euro, così da ottenere una rendita di 60.000 euro all’anno, senza comunque dimenticare la tassazione.

Altrettanto importante è valutare l’inflazione che nel corso degli anni può comportare una riduzione del valore dei risparmi, quindi della rendita. Per questa ragione è fondamentale investire in prodotti che possano compensare tale fenomeno.

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Quanto soldi ci vogliono per vivere di rendita?

Alla luce di quanto spiegato non è possibile stabilire un importo che vada bene per tutti.

Chi, ad esempio, ha messo da parte 50 mila euro dovrà tener presente che prelevando 1000 euro al mese finirà il capitale nell’arco di 4 anni. Pur investendo 50 mila euro non riuscirebbe ad avere una rendita sufficiente in poco tempo.

Restare senza soldi in pensione

Una volta in pensione, dato l’esiguo importo percepito e l’avanzare dell’età che non consente svolgere attività troppo impegnative, si teme di rimanere completamente senza soldi in banca.

Si tratta di una preoccupazione abbastanza diffusa, specialmente quando si dispone di un capitale fermo sul conto corrente e sul quale vengono effettuati prelievi periodici.

Insomma, per mantenere uno stile di vita appagante e senza troppe preoccupazioni, serve una cifra mensile che è differente per ognuno di noi.

Una cosa è certa: per vivere di rendita serve un capitale minimo e un rendimento annuale stabile e sufficiente.

Una rendita simile a una pensione

Per ottenere una rendita vicina a 1000 euro al mese serve almeno un capitale di 375 mila euro che assicuri un rendimento annuo del 4%.

Questo calcolo è in ogni caso approssimativo, in quanto non tiene conto della tassazione o di commissioni di gestione al di sopra della norma.

Smettere di lavorare per avere una rendita

Non sempre, come spesso si crede, chi desidera costruirsi una rendita vuole smettere di lavorare.

Ci sono tanti liberi professionisti, imprenditori e impiegati che trovano nella loro occupazione quotidiana grandi soddisfazioni.

A prescindere dalla scelta di continuare o meno a lavorare alla base occorre generare un reddito passivo attraverso un piano finanziario solido.

Per iniziare questa avvenura bisogna procedere un passo alla volta, ovvero iniziando a valutare bene la propria condizione economica, fino a stabilire dei piccoli obiettivi di medio, breve e lungo termine.

Naturalmente sarà indispensabile definire un budget al quale attenersi con costanza, nonché risparmiare il più possibile al fine di investire in maniera intelligente.

Ad esempio, per ottenere un reddito passivo si possono valutare queste opzioni:

  • acquistare immobili per poi affittarli o venderli
  • investire in azioni che fruttano dividendi mensili
  • creare un blog o un canale YouTube al fine di monetizzarli
  • lanciare un nuovo e-commerce per vendere prodotti digitali

In ogni caso, per trovare l’investimento che possa fare al proprio caso occorre valutare tanti fattori, quali le somme e il tempo che si hanno a disposizione, nonché la soglia di rischio.

Infine, per poter vivere di rendita è determinante disporre di una riserva attraverso le quali poter pagare costi imprevisti. Questo fondo dovrebbe essere sufficiente per vivere fino a 6 mesi con il proprio reddito mensile.

Occorre ribadire che per vivere di rendita non è possibile lasciare gli eventi al caso, perché ogni aspetto dovrà essere pianificato nei minimi dettagli.

L’ideale è trovare gli investimenti giusti e proficui, cercando sempre di salvaguardare il proprio capitale. Come è possibile vedere in questa tabella, secondo le statistiche l’investimento azionario è la forma più redditizia nel lungo termine.

Fonte: cdn.efficacemente.com

Soldi in banca a 40 anni

Per capire quanti soldi per vivere di rendita occorrono è bene considerare la propria età anagrafica.

A 40 anni, ad esempio, il capitale da avere sul conto è più o meno elevato rispetto a quello di un sessantenne.

Sicuramente su questo punto non c’è una risposta scientifica e universale, perché le variabili che entrano in gioco sono numerose e mutevoli.

Alcuni ritengono che a 30 anni il conto da avere in banca dovrebbe quantomento corrispondere alla metà del salario percepito in un anno.

Dunque, quanto lo stipendio mensile netto è di 1600 euro (circa 21 mila euro all’anno), si dovrà accantonare fra 11 e i 21 mila euro.

A 40 anni, a detta degli esperti, il saldo dovrebbe corrispondere a 3 volte lo stipendio annuo.

Quindi, ipotizzando una retribuzione annua netta di 28 mila euro il conto corrente dovrebbe avere un saldo di 84 mila euro o comunque partire da 50 mila euro. A 50 anni, infine, i risparmi messi da parte dovrebbero essere pari a 5 volte lo stipendio annuo.

Per raggiungere risultati del genere è determinante investire in modo intelligente, quindi puntare su prodotti finanziari che possano garantire un certo rendimento.

Ecco qui una tabella che mette a confronto obbligazioni, azioni e immobili.

Fonte: cdn.efficacemente.com

I passi essenziali per poter vivere davvero di rendita

A 30, 40, 50 o 60 anni, il sogno di vivere di rendita è sempre vivo, ma come bisogna fare per renderlo realtà?

Nell’immaginario collettivo l’autonomia finanziaria viene tante volte associata ad un tenore di vita alto o addirittura all’estremo lusso, ma non è necessariamente così.

Tante volte basta solo che la rendita passiva sia superiore alle spese abituali, considerando comunque qualche imprevisto.

Tante volte anche il luogo che si sceglie in cui vivere può fare davvero la differenza.

Chi abita in una città in cui il costo della vita è basso necessita di un capitale più modesto rispetto a coloro che abitano in grandi metropoli.

Per conteggiare quanti soldi servono per riuscire a vivere una vita dignitosa di rendita è consigliabile fare un proiezione anche in merito agli effetti dell’inflazione sulle rendite, nonché sull’andamento degli investimenti.

Buona regola è cominciare partire da stime prudenziali, in modo a evitare spiacevoli sorprese verso l’obiettivo della libertà finanziaria.

Per vivere di rendita si deve prendere un orizzonte temporale ragionevole e costruire poco per volta il capitale da investire.

I risparmi da devolvere a questo progetto di vita saranno destinati a crescere in maniera esponenziale, a patto di effettuare investimenti ponderati.

Ci sono tante strade per raggiungere questa condizione di massima serenità finanziaria, ma per non farsi trovare impreparati si possono tracciare delle linee guida.

In merito al guadagno, ad esempio, per fare in modo di generare rendite passive è indispensabile disporre di capitali da investire.

I più fortunati potrebbero avere già un gruzzoletto da parte, magari proveniente da una vincita o da un’eredità.

In circostanze del genere per si potrebbe comunque presentare la necessità di produrre ancora reddito con la propria attività lavorativa.

Con il passare dei mesi, quando gli investimenti iniziano a dare i frutti sperati, si può pensare di ridurre progressivamente l’impegno lavorativo, ma solo una volta che le rendite diventano più che sufficienti per far fronte alle tue proprie spese si può pensare alle dimissioni.

Realizzare obiettivi così ambiziosi comporta pianificazione, cosa possibile solo quanto si conosce esattamente l’ammontare delle spese mensili e il tipo di investimento più adatto per generare rendite nel corso degli anni.

Più nel dettaglio, le rendite possono derivare da dividendi, business, affitto di immobili, royalties oppure direttamente dai risultati economici degli investimenti. Per questo è importante valutare un portafoglio con il supporto di un esperto.

La parola d’ordine è risparmio.

Troppo spesso, infatti, si tende a sottovalutare i risultati che il risparmio riesce a garantire.

Tagliano tutte le spese superflue, ad esempio, si potrà facilmente notare un impatto significativo sulla regolarità delle entrate e delle somme da accantonare alla propria riserva.

Al fine di rendere ancora più concreto il risultato si potrebbe persino valutare un Piano di Accumulo del Capitale (PAC), attraverso il quale accrescere l’ammontare del capitale investito.

Per avere maggiori informazioni in merito a investire il PAC, leggi l’articolo dedicto.

Vivere di rendita e i guadagni facili

Per poter costruire da zero la propria rendita mensile sulla quale poter fare pieno affidamento bisogna avere l’atteggiamento giusto, evitando di fantasticare, ma soprattutto rimanendo alla larga da tutti quelli che promettono guadagni facili e in poco tempo.

La vera libertà finanziaria non cade dal cielo, non si ottiene con una bacchetta magica, ma è frutto di determinazione e tenacia.

Insomma, il guadagno facile non esiste, perché ciò che davvero conta è solo generare un’entrata costante e automatica, tecnicamente nota come rendita passiva.

Abbiamo visto che l’acquisto di un appartamento da mettere in affitto, di azioni che pagano dei dividendi, o ancora, delle obbligazioni e dei titoli di stato che staccano le cedole sono tutti esempi da tenere in stretta considerazione.

Altrimenti ci sono sempre le produzioni intellettuali e creative, quali blog, libri, corsi online ecc.

Una cosa è certa: non bisogna pensare di poter diventare milionari dall’oggi al domani e con un capitale di partenza modesto o addirittura pari a zero! Altro aspetto da non dimenticare: chi si aspetta rendimenti elevati ha già sbagliato tutto in partenza.

Per poter vivere di rendita serve un progetto minuzioso, lavorare duro, mettere da parte una somma sufficiente e poi iniziare a investire, quindi a raddoppiare ciò che si possiede.

Questo vuol dire che chi promette rendite fino al 10% al giorno sta provando solo a ingannare. Non esistono scorciatoie che consentono di cambiare vita.

Il capitale è proprio necessario per vivere un giorno di rendita?

Ipotizzando che per vivere occorrono 1500 euro al mese in modo sicuro e costante, disporre di questa cifra, specialmente in un momento storico come quello che stiamo affrontando, non è così facile.

Anzi, molte obbligazioni, che sono state considerate strumenti finanziari più sicuri rispetto a tanti altri, registrano addirittura dei tassi di rendimento negativi.

Si può quindi optare per le azioni al fine di capire come vivere di rendita grazie ai dividendi, i quali non sono mai costanti, per cui non si potrà mai avere una certezza su quanto ricavare.

Peraltro i dividendi possono essere pagati in diverse rate, quindi chi ha tasse e altre spese da affrontare all’improvviso potrà trovarsi in grande difficoltà.

Queste considerazioni consentono di comprendere bene quanto sia importante la diversificazione del proprio portafoglio.

Esistono tante combinazioni per diversificare e in mancanza di conoscenze tecniche è meglio non prendere decisioni frettolose che possono vanificare il sogno di raggiungere l’autonomia finanziaria.

Seguendo un corso di trading online si riescono a ottenere tutta una serie di vantaggi, visto che anche i meno esperti possono diventare subito operativi.

Le lezioni tenute da veri esperti del settore illustrano in modo chiaro come rientrare dal proprio investimento e iniziare a ottenere profitti.

Una volta centrato l’obiettivo sarà più chiaro comprendere come allocare le proprie risorse economiche.

Non rimane che approfondire questo interessante argomento, per trovare risposte e soluzioni a ogni tuo dubbio.

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