Costruirsi un futuro solido e sereno è il sogno di tante persone, ma come si può concretizzare questo traguardo?
Sicuramente occorre impegno e molta costanza perché, come risaputo, il guadagno facile non esiste.
In ogni caso, a un certo punto, si presenterà la necessità di moltiplicare il capitale accantonato, per cui bisogna capire come iniziare a investire, anche somme modeste.
Al fine di migliorare il proprio tenore di vita e fronteggiare le spese impreviste si deve poter contare su una rendita passiva, ovvero su un flusso di denaro che non richiede lo svolgimento continuo di un’attività lavorativa.
Come risparmiare per poi investire nel modo giusto
Prima di comprendere a fondo come investire, anche in assenza di alcuna esperienza in questo settore, è importante far presente che certe azioni si possono intraprendere solo dopo aver messo da parte una certa somma.
In buona sostanza è determinante avere chiara la distinzione fra risparmio e investimento, sebbene si tratti delle due facce di una stessa medaglia.
In Italia esistono tanti strumenti e modi per risparmiare. I più noti e diffusi sono:
- i libretti bancari
- le assicurazioni sulla vita
- i piani di previdenza complementare
- i conti titoli
- le quote sociali
- il sistema immobiliare
- il finanziamento partecipativo
L’elencazione non è di certo esaustiva, anche perché ci sono ulteriori soluzioni, come ad esempio il mercato azionario che consente di creare asset a lungo termine.
Esistono quindi forme di risparmio a scopo precauzionale per avere la necessaria protezione in caso di imprevisti, nel breve periodo ai quali poter attingere per effettuare acquisti e previdenziali, quindi specificatamente pensati per integrare la pensione.
Per ognuna di queste finalità esistono delle alternative valide, da gestire con una certa cautela per poter finalmente raggiungere la tranquillità finanziaria tanto ambita.
Quando poi si arriva ad accumulare un importo più o meno elevato è normale iniziare a pensare alla fase dell’investimento, quindi a comparare i vari prodotti.
Ad ogni buon conto lo step del risparmio è sempre il primo da intraprendere il prima possibile, anche per evitare di sprecare tempo prezioso, quindi di ritardare l’ottenimento della propria rendita passiva.
Esiste una regola efficace per iniziare a risparmiare?
Al fine di avere il pieno controllo del proprio budget gli esperti raccomandano di applicare quella del 50/30/20 che è stata messa a punto da una nota insegnante di Harvard, Elizabeth Warren.
Per tante persone potrebbe non essere scontato ma è bene far presente che il risparmio deriva dalla seguente formula:
Entrate – Spese.
Questo vuol dire che ci sono due modi per far incrementare il proprio risparmio, ovvero:
- aumentare le entrate
- abbassare le uscite
Fare tutto ciò, specialmente durante i primi periodi, non è così semplice come si possa pensare. Del resto generare più soldi è abbastanza complicato, così come ridurre le spese quando si desidera mantenere un certo tenore di vita.
Per riuscire in questo intento, tuttavia, viene in aiuto la regola del 50/30/20,
In che cosa consiste esattamente? Per prima cosa la regola stabilisce che il 50% del proprio reddito dovrà essere devoluto alle spese essenziali, ovvero a quelle che soddisfano appieno bisogni irrinunciabili, che sono uguali un po’ per tutti.
In questa categoria si comprendono pertanto le spese per:
- la casa
- le bollette delle utenze
- il cibo
- il carburante
- le polizze assicurative
La regola prevede inoltre che il 30% del reddito debba essere impiegato per le spese non essenziali, quindi non legate ai bisogni primari, ma in grado di rendere la vita più piacevole.
Siamo quindi di fronte a spese che possono variare da un soggetto all’altro, in quanto si riferiscono, ad esempio, all’abbonamento per la palestra, alle uscite per andare al ristorante, all’acquisto di prodotti digitali ecc.
Non bisogna rinunciare del tutto a ciò che fa stare bene o alle proprie passioni, ma imparare a spendere meno denaro per evitare inutili sprechi.
Alla fine, solo il 20% del proprio reddito potrà essere destinato al risparmio, allo scopo di raggiungere i propri obiettivi finanziari.
Il principio 50/30/20 non è complicato da comprendere, ma per metterlo in pratica è fondamentale analizzare a fondo la propria situazione economica, così da identificare quali spese non essenziali tagliare e quanto poter destinare al risparmio da investire.
Guardando questa tabella si potranno avere le idee più chiare su come diversificare il proprio capitale
Fonte: c8.alamy.com
Aumentare le spese non essenziali
In certe situazioni si può pensare di abbassare la soglia del 50% per le spese essenziali, così da devolvere il resto a quelle non essenziali.
Esistono, infatti, persone che non devono pagare il mutuo o il canone d’affitto, quindi che hanno una maggiore disponibilità da poter dedicare alle passioni.
Quanti soldi bisogna avere per iniziare ad investire?
Non ci sono regole assolute che indicano con precisione quanti soldi bisogna avere per iniziare a investire.
Sicuramente con un accantonamento modesto non è possibile aspettarsi rendimenti elevati, ma si può comunque provare questa esperienza, avendo cura di predisporre un’attenta pianificazione.
A titolo di esempio nell’investimento azionario si può investire a partire da 50 euro, ma senza dimenticare di considerare le commissioni, anche se molto spesso minime.
Mantenere i soldi risparmiati sul conto
Sicuramente risparmiare è il primo passo da compiere per un futuro migliore, ma non bisogna commettere l’errore di lasciare ciò che viene messo da parte sul proprio conto corrente.
Quello che serve è una strategia di investimento che permetta di investire un certo importo ogni mese per un determinato lasso di tempo.
Come iniziare a investire
Una volta compreso che risparmio non è sinonimo di investimento e che rappresenta la prima fase per poter aumentare l’accantonamento delle proprie somme, non resta che vedere come si può iniziare a investire in modo proficuo.
Chi non dispone di molto denaro, perché ad esempio lavora part-time, dovrà definire un certo budget, quindi sapere esattamente quanto può permetterti ogni mese senza mettere a rischio le necessità di base.
A questo punto si possono iniziare a considerare i conti di investimento da aprire presso una banca oppure un broker. Questi conti possono garantire un buon rendimento nel corso del tempo.
Altrimenti ci sono prodotti come gli ETF, che permettono di investire in una vasta gamma di attività, a fronte di cifre basse, così da poter rendere l’investimento più semplice e regolare.
Altrettanto interessanti sono gli investimenti automatici.
A tal proposito molti broker permettono di impostare azioni automatiche, ovvero di programmare il proprio investimento a intervalli regolari, senza dover ricordare le date.
Da segnalare inoltre i piani pensionistici individuali in Italia, che spesso garantiscono vantaggi fiscali significativi.
L’ideale è combinare le varie opzioni per diversificare il proprio portafoglio.
Non bisogna infatti dimenticare che investire in definitiva vuol dire rischiare e solitamente più elevato e il rischio e più si riesce a guadagnare, oppure più vogliamo essere certi di recuperare il capitale e più il rendimento sarà basso.
Per questa ragione diversificare gli investimenti rappresenta la regola base per ogni piccolo investitore.
Investire i primi risparmi in modo consapevole
Anche le persone che non dispongono di capitali elevati possono investire piccole somme di denaro con cadenza mensile, ma ci sono comunque delle considerazioni da fare prima di intraprendere questo affascinante percorso.
Di certo occorre tenere conto della tolleranza al rischio, che solitamente non è alta per le persone già mature e che percepiscono già la pensione, in quanto hanno poco tempo per recuperare eventuali perdite.
Esistono tuttavia tanti investitori giovani che preferiscono asset più sicuri anche a fronte di bassi rendimenti.
Inoltre, coloro che probabilmente desiderano evitare investimenti ad alto rischio, potrebbero essere interessati a mantenere una parte del portafoglio investita in attività che garantiscono la possibilità di crescita, come ad esempio le azioni, anche al fine di contrastare l’inflazione.
Non mancano poi persone che vogliono destinare i primi risparmi in investimenti che generano un flusso di reddito regolare, come le obbligazioni oppure i fondi a reddito fisso.
Anche alcune tipologie di azioni, come quelle che pagano dividendi, possono essere un’altra valida alternativa.
Quando si inizia a investire bisogna effettuare delle valutazioni sul piano fiscale, per cui potrebbe essere utile il parere di un esperto, ovvero di un consulente fiscale o finanziario.
Come già anticipato, anche la diversificazione gioca un ruolo importante. Bisogna sempre mantenere un portafoglio variegato, quindi disporre di un mix di investimento che può aiutare a gestire meglio il rischio.
Dalle scelte che vengono prese dipende il proprio futuro, quindi l’ottenimento della piena libertà finanziaria, per questo è meglio non agire in maniera frettolosa, ma studiare bene quali mosse compiere per evitare risultati lontani dalle proprie aspettative.
Buona regola è anche fare pratica, analizzare l’andamento dei mercati, confrontarsi con altri investitori ma soprattutto formarsi adeguatamente su questo campo.


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Come investire 100 euro
Investire partendo da zero per qualcuno potrebbe essere un’utopia, ma la buona notizia è che l’accesso ai mercati finanziari non è riservato solo ai milionari.
La verità è che, anche in un periodo così difficile e incerto come quello che stiamo vivendo, investire è sempre la giusta soluzione e per imparare a farlo non bisogna disporre per forza di 10.000 o 100.000 euro, ma anche di un piccolo budget.
Si può infatti intraprendere questo percorso con 100 euro al mese, importo che nel lungo periodo potrà fare la differenza.
In questa maniera si possono accumulare ricchezze in futuro, perché devolvere 100 euro al mese, potrebbe generare un patrimonio di tutto rispetto fra 10 o 20 anni.
Bisogna comunque partire da un fatto incontrovertibile, investire 100 euro non potrà mai fare la differenza nella propria vita finanziaria se questa pratica non diventa parte di un progetto più ampio, che preveda un piano di accumulo e di investimento nel lungo termine, al quale contribuire con costanza.
Anche avendo la fortuna di trovare un investimento profittevole, che offra ad esempio un guadagno del 1000%, partendo da una base di 100 euro si riuscirebbe ad accantonare solo 1000 euro, quindi meno di quanto si ottiene investendo lo stesso importo ogni mese per un anno.
In altri termini chi inizia a investire cifre troppo basse sarà chiamato a dare continuità all’investimento.
Coloro che hanno solo pochi soldi da parte, dovranno accumulare una cifra sufficiente, ovvero risparmiare, per poi investire.
Ci sono poi strumenti di investimento che mirano all’accumulazione e quelli che puntano al rendimento.
Investire, per esempio, sui mercati azionari consente di sfruttare l’effetto crescita, cioè di iniziare un percorso di lungo termine.
Altri investimenti, invece, come i conti deposito, pagano un interesse che con cifre molto piccole difficilmente consentirà di ottenere un sufficiente rendimento. In ogni caso investire 100 euro in borsa resta il sistema più adatto e semplice per buona parte degli investitori.
Attualmente online vengono proposte tante alternative in aggiunta alle azioni, gli exchange trade fund (ETF), ovvero i fondi che hanno come obiettivo quello di replicare un indice di investimento.
Si possono pure fare soldi su Amazon, anche se questa pratica non è più semplice come qualche anno addietro. C’è pure il crowdfunding, molto popolare nell’ultimo periodo.
Si tratta di un sistema attuato mediante apposite piattaforme e grazie al quale poter finanziare dei progetti imprenditoriali privati. In cambio gli investitori ottengono un interesse pattuito in anticipo, anche se il capitale molto spesso resta vincolato anche per anni.
Siamo quindi di fronte a una valida alternativa per generare rendimento anche con solo 100 euro.
Questa tabella mostra il volume del crowdfunding sulle piattaforme italiane.
Fonte: filippocossetti.it
Scegliere di investire con pochi soldi
La scelta di investire pochi soldi è spesso obbligata, perché si parte da una disponibilità iniziale limitata, perché non si ha un lavoro stabile o l’accantonamento mensile possibile, al netto delle spese essenziali, resta abbastanza modesto.
Per tornare al caso precedente, coloro che non hanno più di 100 euro da investire spesso puntano sui BTP, che garantiscono comunque una rendita abbastanza limitata, per questo è meglio prediligere un portafoglio maggiormente diversificato, anche sotto il profilo geografico, che possa includere obbligazioni e azioni, così da accrescere il proprio patrimonio.
Non mancano investitori interessati ai Buoni Fruttiferi Postali che offrono rendimenti meno convenienti rispetto al passato, ma con il vantaggio di essere a disposizione di chi ha piccole somme e intende accumulare denaro.
Ulteriore investimento conservativo è il conto deposito che come i BTE e il crowdfunding rappresenta più che altro uno strumento destinato a generare rendita, quindi non ad accumulare.
I rendimenti sono infatti piuttosto bassi e per questo il conto deposito viene consigliato a coloro che vogliono proteggere il capitale dall’inflazione.
C’è infine il trading online, con elevato rischio ma in grado di promettere alti rendimenti.
Stesso vale per le criptovalute, ancora più speculative.
Di certo con 100 euro si potrebbe pure provare, ma ciò che davvero conta è la creazione di un piano di investimento di lungo termine.
Per comprendere al meglio la differenza fra investimento e trading, leggi questo articolo di approfondimento.
PAC per iniziare a investire
Chi è alla ricerca di una valida soluzione per iniziare a investire, anche solo 100 euro, sicuramente sta muovendo i primi passi nel settore finanziario e sta valutando un percorso nel lungo termine che possa dare qualche soddisfazione.
Di certo con 100 euro iniziali non si può pretendere di avere una rendita importante in poco tempo o di produrre rendimenti elevati, perché il trucco è tutto nella perseveranza, ovvero nell’accumulazione.
Con il passare dei giorni anche un investimento di 100 euro al mese si può comunque tramutare in qualcosa di importante che può cambiare la vita.
Sicuramente non bisogna mai dimenticarsi che oltre a investire c’è da risparmiare, perché solo in questa maniera si può aumentare il proprio capitale di partenza e di conseguenza la capacità di investimento mensile.
Avendo capitali più elevati aumentano anche le possibilità di investimento, quindi l’obiettivo di disporre di una rendita passiva si fa concreto.
Quando l’importo da destinare all’investimento è modesto è probabilmente il caso di considerare il Piano di Accumulo del Capitale (PAC), che si basa su conferimenti periodici, così da poter mitigare le oscillazioni di mercato.
Aumentando il proprio investimento nel tempo vuol dire poter veder crescere il risparmio, quindi avvicinarsi più velocemente ai propri obiettivi finanziari contenendo al contempo i rischi.
Il Piano di Accumulo del Capitale assicura numerosi vantaggi pratici, a partire dalla possibilità di impostare un versamento regolare che aumenta il capitale giorno dopo giorno.
Quando sorge la necessità si potrà sospendere il PAC o scegliere di disinvestire in ogni momento, senza dover sostenere costi e penali.
Rispetto a tutti gli altri investimenti, il Piano di Accumulo del Capitale consente di ridurre i rischi, perché non si devolve una somma in un’unica soluzione.
Il funzionamento è abbastanza semplice: basta selezionare il contributo mensile che si desidera aggiungere al prprio portafoglio, considerando le effettive capacità di risparmio.
Per attivare un Piano di Accumulo del Capitale personalizzato è necessario un versamento mensile minimo anche di 100 euro, eventualmente da abbinare a un portafoglio esistente, così come a uno aperto appositamente per questa operazione.
Si passa successivamente a impostare un versamento ricorrente, quindi pari al contributo mensile fissato, il tutto senza alcun vincolo, visto che la sospensione si può richiedere in qualsiasi momento.
Le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare perché il risparmio, con la necessaria costanza, tenderà ad aumentare, restando sempre in linea con il proprio profilo di rischio e gli obiettivi stabiliti.
Giusto per fare un esempio, un PAC che prevede versamenti con cadenza mensile da 100 euro per 120 mesi porta a fine dei 10 anni a generare un capitale totale di 12.000 euro.
A questo importo andranno sommati anche gli interessi o le cedole dello strumento in cui si è investito.
Alla fine del piano il valore di ciascuna quota ( ETF, azione o altro strumento presente nel portafoglio dell’investitore) sarà uguale alla cifra investita, quindi 12 mila euro, divisa per il numero di quote.
Dal punto di vista matematico il PAC non è altro che l’applicazione di una media ponderata. La durata è comunque flessibile, solitamente di circa 6 anni, ma comunque rimessa alla volontà dell’investitore.
Per iniziare a valutare seriamente l’attivazione del PAC si può sempre iniziare a seguire uno dei nostri percorsi formativi che permettono di approfondire questo argomento, nonché di conoscere tutti gli aspetti più salienti e le curiosità.