Sono tante le persone che aspirano a diventare finanziariamente indipendenti, o meglio non più dipendenti da un lavoro salariato, e a poter utilizzare il proprio tempo secondo le aspirazioni e i progetti di vita.
Tuttavia, in pochi si adoperano per riuscirci realmente, agendo. Se è anche la tua ambizione, sappi che è realizzabile.
Questo tipo di progetto richiede, però, investimenti, sia in termini di tempo sia di denaro.
Per supportarti nel tuo percorso verso l’indipendenza dal punto di vista finanziario, ecco le basi necessarie, le strade per realizzarla e alcuni consigli.
Indipendenza finanziaria: cos’è?
L’indipendenza finanziaria è un obiettivo di vita comune a molte persone.
Consiste nel raggiungere uno stato di sicurezza finanziaria tale da poter fare a meno di lavorare per soddisfare i propri bisogni.
Si raggiunge quando si posseggono risorse sufficienti per mantenersi senza fare affidamento su un lavoro o su una fonte di reddito regolare. In altre parole, quando si può finanziare il proprio stile di vita senza dover lavorare.
Indipendenza finanziaria e pensione: quale differenza?
Sebbene l’indipendenza finanziaria sia spesso associata alla pensione, i due termini non sono esattamente sinonimi.
La pensione spesso comporta la cessazione del lavoro, mentre l’indipendenza finanziaria significa semplicemente che puoi fare a meno del lavoro se lo desideri, ovvero vivere di rendita.
Indipendenza finanziaria: i vantaggi
L’indipendenza finanziaria ha molti vantaggi, tra cui:
- libertà di scelta
- riduzione dello stress
- capacità di perseguire le proprie passioni.
Include l’eventualità di correre rischi o di lanciarsi in nuovi progetti senza paura di perdere il lavoro.
Indipendenza finanziaria: passi preliminari
Per incamminarsi sulla strada dell’indipendenza finanziaria, è necessario compiere alcuni passi preliminari.
Definire un budget
Controllare il tuo budget e ottimizzarlo è una condizione sine qua non per diventare finanziariamente indipendenti, per due motivi:
- ti permette di conoscere l’importo di cui avresti bisogno per vivere della tua rendita passiva
- perché gestire il tuo budget ti consente di risparmiare e dedicare parte del tuo stipendio all’attuazione del tuo piano d’azione, quindi per l’investimento.
Se al momento questo non è il tuo caso, puoi iniziare lavorando per migliorare le tue finanze personali. Stabilisci un budget e scopri come puoi utilizzarne una parte per far sì che il tuo piano per diventare finanziariamente indipendente abbia successo.
Fissare gli obiettivi
Per sapere dove devi andare, è essenziale sapere di cosa avrai bisogno.
Per fare ciò, calcola l’importo di cui necessiti per essere completamente indipendente dal punto di vista finanziario.
Dovrai tenere conto del tuo stile di vita e dei diversi progetti che desideri realizzare.
Questo punto varia molto a seconda della tua ambizione.
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Quanto serve per essere finanziariamente indipendente?
L’approccio più semplice è definire un obiettivo e poi cercare di raggiungerlo.
Calcolare le necessità
Ecco come determinare quanto ti serve per essere finanziariamente indipendente:
- calcola il tuo fabbisogno annuale (ad esempio, 2.000 € al mese ossia 24.000 € all’anno)
- fai un’ipotesi di rendimento del capitale (3% per esempio)
- detrai la somma necessaria (per avere 24.000€ all’anno servono 800.000€ investiti al 3%)
Questo è il calcolo che troverai nella maggior parte delle guide: un tema ricorrente che fa sognare sulle spiagge e che gioca sulla voglia di vacanza permanente.
È una logica semplice e intuitiva, teoricamente corretta, e consente di iniziare a fissare un obiettivo.
Si trascurano, però, molti fattori (si pensa addirittura che la ricerca dell’indipendenza finanziaria e il percorso di risparmio abbiano valore quanto l’obiettivo da raggiungere, ma questa è un’altra storia).
Identificarsi con un profilo
Dopo di che?
Conoscendo il tuo obiettivo, risparmi pazientemente finché non raggiungi la cifra magica ed è qui che le cose si complicano. Perché per raggiungere gli 800.000 euro devi avere:
- un capitale iniziale importante
- grande reddito
- un alto tasso di rendimento durante la fase di risparmio
(e preferibilmente tutti e tre contemporaneamente).
Esistono, poi, altri fattori che servono ad accumulare abbastanza denaro per raggiungere l’obiettivo il più rapidamente possibile:
- se hai ereditato o hai già un capitale (imprenditore che ha venduto una start-up, ad esempio)
- se fai un lavoro che paga uno stipendio alto
- se si moltiplicano le fonti di reddito.
Se sei bravo negli investimenti, se il mercato azionario è vivace, se ricevi l’affitto ogni mese invece di pagarlo, tutto sarà più rapido, ovviamente.
Il problema è che la leva del reddito è necessariamente temporanea: ha i suoi effetti solo negli anni di risparmio, quelli che proprio noi vogliamo minimizzare.
Guadagnare di più comporta anche dei rischi:
- la tentazione di spendere di più per premiarsi
- lo choc legato al calo del reddito una volta diventati finanziariamente indipendenti
- il famoso adattamento edonico che rende abituale ogni innalzamento degli standard.
In realtà, aumentare il proprio reddito non è la strada rapida per raggiungere l’indipendenza finanziaria e uscire dal sistema.
Controllare le spese
Ridurre lo stile di vita, e quindi aumentare il tasso di risparmio, è efficace perché ti permette di giocare su due fronti:
- aumentare temporaneamente il risparmio da investire
- ridurre le esigenze a lungo termine. Questa riduzione dura per tutta la vita e quindi ha un effetto molto maggiore dell’aumento del reddito.
La dimostrazione è nei numeri. Se riduci permanentemente le tue spese di 100€ al mese:
- avrai 1.200 € di risparmio aggiuntivo all’anno durante la fase di risparmio, o 12.000 € se consideriamo che dura 10 anni. Finora, lo scenario è lo stesso se aumentassi il tuo reddito di € 1.200 all’anno.
- il tuo budget mensile post-indipendenza sarà ridotto di € 100 al mese. Per riprendere il nostro esempio, si passa dall’esigenza di 2.000 € al mese a 1.900 € al mese.
Ora, per generare 1.900 euro al mese bastano 760.000 euro al 3%, ovvero 40.000 euro in meno rispetto a prima. Ecco la grande differenza rispetto all’aumento del reddito: grazie al risparmio ricorrente diminuiscono anche i tuoi bisogni.
Riducendo le tue spese abituali di 100 € al mese, fai un salto di 52.000 € verso il tuo obiettivo: come se ogni euro fosse moltiplicato per 520. Non solo stai correndo più velocemente, ma hai attirato l’obiettivo verso di te.
In definitiva, controllare le spese significa garantire che ognuna ti porti abbastanza soddisfazione, dedicando una parte significativa dei tuoi risparmi al tuo progetto.
Come diventare finanziariamente indipendenti?
Esistono diverse formule per diventare finanziariamente indipendenti, o addirittura ricchi, e moltissime regole per fare soldi. Puoi creare un reddito attivo oppure passivo. In ogni caso, dovrai avere pazienza e andare avanti passo dopo passo.
Il mercato azionario
Tra le tante opzioni da prendere in considerazione per diventare finanziariamente indipendenti, quella di appassionarsi lla Borsa è in buona posizione. Molti blog sono pieni di articoli con consigli su come mettere insieme un portafoglio coerente.
Questa strategia è valida a lungo termine.
Per quanto riguarda gli asset, si tratta principalmente di capire se vuoi (e sai!) utilizzare la leva finanziaria. Maggiore è la leva finanziaria, più è necessario fare trading a breve termine perché il capitale disponibile è generalmente limitato.
Parlando di leva finanziaria, dalla più bassa alla più alta, puoi acquistare:
- azioni ed ETF
- criptovalute
- ETF a leva o SRD
- opzioni.
- CFD, futures
- Forex.
È consigliabile utilizzare la leva solo se hai già una buona esperienza. Unica eccezione alla regola: se vuoi imparare molto velocemente, è possibile fare trading intraday su piccoli importi con Forex.
Successivamente, devi definire il tuo orizzonte commerciale. Puoi cimentarti in:
- EOD (End Of Day): Swing Trading.
E intraday.
- lungo termine: crescita e reddito grazie ai dividendi. Il trading, in questo caso, è meno stressante e viene comunemente definito investimento
- breve termine: potrai convertire il tuo capitale più velocemente e guadagnare di più.
Ma come scegliere gli asset da negoziare e il relativo orizzonte temporale? Dipende da:
- disponibilità.
- resistenza allo stress.
Il trading a breve termine è più stressante, ma ti permette di imparare più velocemente. Di contro, richiede passare ore davanti allo schermo.
Se svolgi una professione che ti concede molto tempo libero, potresti però, valutare di dedicarti al trading intraday.
Vuoi avere un’idea dei rendimenti storici del mercato azionario? Dai un’occhiata alla tabella qui sotto:
Fonte: wallstreetitalia.com
Investimento immobiliare
L’investimento immobiliare è un altro metodo efficace per diventare finanziariamente indipendenti. In questo caso, non stiamo parlando della tua abitazione principale, gli investitori immobiliari sono più interessati agli immobili in affitto.
Tutto è possibile, che si tratti di acquistare appartamenti, ristrutturarli e affittarli, oppure a immobili o attività commerciali.
Anche in questo caso, prima di buttarti a capofitto, è consigliabile studiare bene i diversi elementi necessari al successo della tua attività. L’investimento deve essere redditizio.
Investire nell’immobiliare comporta diversi vantaggi:
- è ideale per i principianti: il settore immobiliare è una strategia di investimento a cui quasi chiunque può accedere, in qualsiasi momento. Il motivo è che esistono molte strategie potenziali, ciascuna delle quali richiede quantità diverse di tempo e capitale. La maggior parte degli investitori concorda sul fatto che la migliore strategia per i principianti è la vendita all’ingrosso, ma ci sono anche molte opportunità per i nuovi arrivati anche nell’acquisto e nella detenzione di case e persino nella ristrutturazione.
- Vantaggi fiscali: i vantaggi fiscali degli immobili sono innegabili. Se sei già proprietario di una casa, potresti avere familiarità con alcuni di essi, come gli interessi e le detrazioni fiscali sulla proprietà. I proprietari di immobili in affitto o ghi avvia progetti di ristutturazione possono godere di vantaggi ancora maggiori. Possono utilizzare, per esempio, la detrazione dell’ammortamento, l’imposta sulle plusvalenze e così via.
- Potenziale di ammortamento: forse è uno dei vantaggi più interessanti del settore immobiliare. Spesso, i valori aumentano nel tempo a causa dell’inflazione e di altri fattori di mercato. Per gli investitori, ciò significa che il capitale crescerà naturalmente nel tempo. Sebbene questo vantaggio richieda una strategia di investimento a lungo termine, i potenziali profitti sono quasi certi.
- Flusso di cassa stabile: se opti per un immobile in affitto, potresti beneficiare di un flusso di cassa mensile stabile. Questo vantaggio è particolarmente utile se vuoilasciare il tuo lavoro fisso per dedicarti agli investimenti immobiliari a tempo pieno. Potrebbe volerci del tempo, ma una volta che inizi a depositare gli assegni per l’affitto, l’attesa (e il lavoro) saranno valsi la la pena.
- Valore dei beni: esistono diversi tipi di beni che possono perdere gradualmente valore (oggetti da collezione) o addirittura azzerarsi (azioni). Gli immobili, invece, conservano quasi sempre il loro valore. In primo luogo, gli investitori possono utilizzare l’assicurazione sulla casa, nel caso in cui accada qualcosa di imprevisto. In secondo luogo, anche nello scenario peggiore, i terreni manterranno comunque un certo valore. Questo tipo di sicurezza è comune a poche altre forme di investimento.
Nel grafico qui sotto, una panoramica dei valori immobiliari tra il 1999 e il 2023:
Fonte: ibpost.it
Se il capitale disponibile non consente di investire in immobili, si può sempore accedere al settore immobiliare attraverso una forma particolare di investimento detta stone paper, che permette di investire in beni immobili, sotto forma di fondi o titoli societari.
In altre parole, l’acquirente investe nel settore immobiliare acquistando azioni o quote di società che investono in immobili, invece di acquistare tali immobili direttamente. Il principio è risparmiare attraverso un’azienda.
Lo stone paper offre numerosi vantaggi rispetto all’investimento diretto:
- è accessibile: i soci possono investire con un contributo modesto (centinaia di euro), a differenza dell’immobiliare classico dove l’importo dell’investimento è molto elevato.
- consente la diversificazione in termini di localizzazione geografica così come di tipologie immobiliari (uffici, negozi, logistica, sanità, locali commerciali): questo permette di distribuire il patrimonio e ridurre i rischi.
- trasferimento di azioni: il mercato della rivendita di stone paper è generalmente organizzato secondo le norme della Consob, come nel caso di SCPI a capitale variabile e a capitale fisso, OPCI e SIIC.
- nessun vincolo gestionale: investire tramite una società ti permette di staccarti dall’attività di gestione della diversificazione del patrimonio (diverse tipologie di immobili e di paesi), cosa che non avviene nel settore immobiliare diretto.
I rischi di questa pratica, invece, sono essenzialmente due:
- nessuna garanzia di capitale: l’investitore non è sicuro di recuperare tutto il suo capitale iniziale alla scadenza e questo non è preservato in caso di ribasso dei mercati finanziari.
- nessuna garanzia di dividendo: l’azionista non ha alcuna garanzia di ricevere un dividendo se investe in una società che non realizza profitti.
Quanto alle tipologie di stone paper, esistono:
- SCPI: acquista e affitta beni professionali (uffici, attività commerciali, magazzini, cliniche, scuole, etc.), che vengono gestiti da un gestore. Questo è responsabile di tutte le procedure, manutenzione, ricerca e cambio inquilino, etc. Il socio non ha vincoli legati alla gestione e deve percepire solo il canone di locazione, a seconda del numero di azioni possedute. La performance degli SCPI è presentata da diversi indicatori tra cui il tasso di distribuzione.
- OPCI: è una tipologia di investimento immobiliare basata su un modello vicino a quello degli OICVM (organismi di investimento collettivo in titoli immobiliari), ma che presenta tutti i vantaggi della pietra e della carta: non ha vincoli gestionali, gli asset sono diversificati e il reddito è regolare. Lo scopo di un’OCPI è investire in edifici che affitta o ha costruito esclusivamente a scopo di locazione. L’OPCI può anche detenere immobili attraverso società, realizzare lavori, rinnovarli o ristrutturarli. Esistono, poi, due forme di OPCI: la prima è costituita dai REIT (Real Estate Investment Trust). Si tratta della comproprietà di titoli che gestiscono un portafoglio di immobili generatori di reddito. Il REIT emette quote agli investitori, che diventano detentori, al fine di raccogliere fondi per l’acquisto di edifici. La seconda forma di PCI è invece rappresentata dalle SPPICAV (società di investimento prevalentemente in beni immobili a capitale variabile): si tratta di società per azioni il cui scopo è quello di costituire un patrimonio prevalentemente immobiliare e di investire anche in valori mobiliari. I redditi e le plusvalenze generati dall’intero patrimonio mobiliare ed immobiliare vengono distribuiti agli azionisti in proporzione al numero di azioni sottoscritte. Il loro patrimonio può essere costituito da immobili e azioni di società immobiliari quotate, ma anche da azioni di società non quotate.
- SIIC: sono società di investimento immobiliare quotate. Acquistano, costruiscono, manutengono, gestiscono e valorizzano il patrimonio immobiliare per conto dei loro azionisti. Gli immobili che compongono questo portafoglio sono a scopo locativo e generano canoni, oppure vengono rivenduti per realizzare plusvalenze. Le SIIC beneficiano di un’esenzione dall’imposta sulle società. I dividendi sono, tuttavia, soggetti al consueto regime fiscale, una volta nelle mani degli azionisti. Ridistribuiscono il 50% delle plusvalenze e l’85% degli affitti incassati.
Imprenditoria
È il modo ideale per creare un reddito attivo indipendentemente dall’occupazione.
Per riuscirci, puoi avviare un’attività su Internet, tenere un blog, offrire formazione o vendere prodotti. Ci sono molte possibilità per guadagnare denaro e generare reddito in modo indipendente.
I primi euro che raccimolerai grazie alla tua attività costituiranno entrate aggiuntive, poi il tuo secondo lavoro potrà diventare quello principale. Anche se gli inizi non sono sempre facili, un’impresa può permetterti di guadagnare più soldi che essere un dipendente.
Questa opzione comporta comunque del lavoro ma, nonostante questo, non dipenderai più da un’azienda esterna e non dovrai più soffrire la tua condizione di dipendente.
Avrai l’opportunità di fare qualcosa che ti appassiona o anche che hai creato tu stesso, in modo che corrisponda alla tua identità e ai tuoi valori.
Essere imprenditore permette di beneficiare di una certa flessibilità, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di lavoro. Scegliere il proprio campo di attività, l’orario di lavoro e il luogo (quando possibile) rappresenta vantaggi significativi.
Questa flessibilità riguardo alle condizioni di lavoro come libero professionista ti consente anche di scegliere di lavorare a tempo pieno o part-time.
Diventare imprenditori, certo, non vuol dire automaticamente essere finanziariamente indipendenti, ma serve a generare un reddito aggiuntivo.

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Come diventare finanziariamente indipendente: alcuni consigli
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Questo ti farà risparmiare tempo, energie e potrebbe permetterti di evitare alcuni problemi (anche se un investimento non è mai esente da qualche rischio).
Restare curiosi
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La prima reazione all’ignoto per qualsiasi persona è provare ansia. Vai oltre ed esci dalla tua comfort zone, regolarmente, anche per piccole cose che sembrano non importanti. È un vero allenamento.
Se sei rigoroso e ti concedi il tempo necessario, puoi diventare finanziariamente indipendente o addirittura ricco, chi lo sa. Tieni presente che questo sogno può realizzarsi subiuto oppure dopo diversi anni: devi saper coltivare la tua pazienza.
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